Simone Faggioli conquista ad Erice il 12° titolo Tricolore Montagna
Un week end difficile, per alcuni problemi occorsi sia in prova che in gara, quello che ha visto Faggioli imporsi nonostante tutto ed agguantare il titolo italiano con due gare di anticipo.
L’alfiere Best Lap è riuscito nell’impresa e conquistando la 7ª vittoria assoluta su 7 gare disputate ha messo in archivio il dodicesimo titolo italiano in carriera al fianco del nono titolo europeo conquistato solo due settimane fa, a Bistrica, nella penultima gara del campionato continentale.
A bordo della sua Norma M20 FC motorizzata Zytek e gommata Pirelli, Faggioli ha concluso l’edizione 2016 della cronoscalata al Monte Erice in prima posizione assoluta, nonostante un secondo posto ad un decimo da Domenico Scola in gara 1 a causa di un set up non centrato che comunque nulla toglie all’ottima prestazione del giovane pilota calabrese. Secondo gradino del podio appunto per un brillantissimo Domenico Scola in continua crescita su Osella FA30, terza posizione assoluta per il compagno di squadra Omar Magliona su Norma M20 FC.
Faggioli non nasconde la felicità per un titolo ottenuto davanti a rivali di tanto spessore: “La gara è stata davvero sudata. Oggi non mi sono risparmiato perché sapevo di dovere dare il massimo per sopperire a tutte le noie del fine settimana. Sono contento di essere riuscito nell’intento e soprattutto di avere portato a casa il mio dodicesimo tricolore. Il ritmo così serrato di questa stagione, nella quale mi sono diviso tra italiano ed europeo, non mi ha mai permesso di abbassare la guardia e anche qui in Italia mi sono misurato con avversari forti e agguerriti, quindi maggiore è oggi la mia soddisfazione. Ringrazio davvero tutto il team che ha sempre fatto il massimo per darmi una vettura al top, ringrazio Norma per questa collaborazione di successo destinata a crescere ancora e ringrazio Pirelli per il grosso supporto e per il lavoro di sviluppo che stiamo portando avanti. Infine un grazie doveroso, ma di cuore, a chi mi sostiene e crede in me.”