La Scuderia Speed Motor protagonista anche a Pedavena
PEDAVENA – Scuderia Speed Motor protagonista anche a Pedavena nell’ultimo appuntamento del campionato italiano di velocità in montagna (Civm) 2016, nonostante il problema meccanico che ha messo fuori gioco Denny Zardo all’inizio di gara 2, quando la sua Lola B99/50 si è fermata al terzo tornante. Un problema che ha inciso anche nell’aggiudicazione della coppa per scuderie, andata ad appannaggio della Vimotorsport e con la Speed Motor seconda. “Ho rotto un semiasse e la mia avventura è finita lì – ha detto Zardo – ma in questo finale di stagione ho comunque ripreso la giusta confidenza al volante”. Il trevigiano era secondo assoluto al termine di gara 1 con il tempo di 3’40”29, lontano di 8”69 dal dominatore Omar Magliona su Norma M20 Fc, ma in grado tranquillamente di garantirsi piazza d’onore e primo posto nella E2-SS; purtroppo, l’imprevisto sopraggiunto lo ha tagliato fuori, dando indirettamente via libera al “capitano” della Speed Motor, Adolfo Bottura, che con l’Osella Fa 30 conquista il gradino più basso del podio dietro Omar Magliona e il siciliano Vincenzo Conticelli (anche lui su Osella Fa 30) e l’assoluto fra le monoposto formula: 3’50”06 e 3’45”12 i responsi cronometrici del trentino, non dimenticando il fondo umido con il quale si è corso in gara 1 e il bagnato che ha caratterizzato in gara 2 l’ultimo chilometro dei 7 più 785 metri di lunghezza del percorso. “Con un asfalto freddo, scivoloso e anche bagnato in prossimità dell’arrivo – ha sottolineato Bottura – era importante soprattutto gestire la situazione e ci sono riuscito, abbassando peraltro di quasi 5” il mio tempo in gara 2. Il forfait di Zardo, del quale sono dispiaciuto, mi ha fatto salire al terzo posto e al primo di gruppo. Per il resto, l’epilogo di stagione mi ha visto salire per tre volte di fila sul podio: dapprima al Trofeo Vallecamonica, poi alla Cronoscalata della Castellana di Orvieto e ora alla Pedavena-Croce d’Aune”.
Ottima prestazione anche per Franco Manzoni su Osella Pa 21/S: il terzo posto dietro i due “big”, Luca Ligato e Achille Lombardi, vale l’aggiudicazione del Trofeo Italiano di Velocità in Montagna nel gruppo CN prototipi. Il ravennate è salito al mattino in 4’06”41 e al pomeriggio in 4’07”22, che costituisce il secondo tempo di gruppo realizzato in gara 2, complice un errore di Lombardi, che è andato lungo nel tratto finale e ha perso diversi secondi. “Seppure involontariamente – ha commentato scherzando Manzoni – ho fatto il gioco di Ligato, ma soprattutto sono soddisfatto anche di questa doppia prestazione, maturata in condizioni di strada non certo ottimali. La vittoria nel trofeo gratifica una stagione nella quale da fine luglio in poi sono sempre salito sul podio, conquistando anche vittorie assolute di gruppo, per cui credo che il 2016 sia da archiviare con un bilancio eccellente”. Il veronese Franco Bertò, al volante della Tatuus Formula Renault Evo, effettua soltanto la prima salita: il tempo di 4’14”72 è il terzo nella classe 1600 della E2-SS, poi però a seguito delle evoluzioni meteorologiche e delle incertezze nella parte finale decide di non partire in gara 2.
È invece trionfo nella E1 Italia per la Lancia Delta di Marco Sbrollini, che semina il vuoto alle sue spalle, facendo fermare il cronometro a 4’08”68 e a 4’08”45. Due performance praticamente in fotocopia in un raggruppamento nel quale la sua leadership non è stata minimamente in discussione: “Abbiamo dato intanto un bel calcio alla sfortuna – ha dichiarato il pilota di Pergola – e debbo ringraziare di cuore tutto lo staff che ha lavorato alacremente per rimettere a posto la vettura dopo l’inghippo di Cividale, in particolare Paolo e Luca. Questa settimana non abbiamo nemmeno dormito, pur di farci trovare pronti per Pedavena e credo che questa sia stata la classica vittoria del carattere. È vero, nel gruppo E1 Italia sapevo di essere il favorito, ma non mi sono accontentato di fare il “compitino”; ero molto stimolato e la caparbietà mia e dei miei collaboratori ha prodotto un altro risultato significativo, che va al di là del 14esimo posto assoluto: ho messo dietro le auto della Gt – quindi Lamborghini, Ferrari e Porsche – e la mia Delta è stata la migliore fra tutte le vetture turismo”. Chiude infine al settimo posto di gruppo nell’agguerrita Racing Start Plus e al quinto di classe nella Rs 2.0 l’eugubino Paolo Biccheri su Renault New Clio Cup, salito in 5’04”11 e in 4’44”55.