Cubeda il miglior interprete nelle prove della 20ª Giarre Montesalice Milo
Giarre (CT) – Dopo le due salite di ricognizione la 20ª Giarre Montesalice Milo è pronta al via. Domenica 8 luglio alle ore 9.00 il Direttore di Gara Graziano Basile e l’Aggiunto Lucio Bonasera daranno il via alla prima delle due salite di gara. La premiazione avrà luogo, dopo l’apertura del parco Chiuso, all’Anfiteatro di Milo. Il catanese Domenico Cubeda su Osella FA30 è il miglior interprete delle ricognizioni della 20ª edizione della Giarre Montesalice Milo, in programma questo fine settimana, quarto round del Trofeo Italiano Velocità Montagna e seconda prova del Campionato Siciliano della specialità. La gara si snoda sul selettivo e tortuoso percorso da 6,4 km che, da Macchia di Giarre, conduce sino alle porte di Milo, con attraversamento delle frazioni di Miscarello e Montesalice, 473 metri più in alto, con una pendenza media del 7,39% ed è organizzata dalla scuderia Giarre Corse in Collaborazione con l’Automobile Club di Acireale. Tornando alle prove, il portacolori della Cubeda Corse, pur non volendo forzare su un percorso a tratti molto insidioso, ha cercato le giuste regolazioni alla muscolosa FA30 preparata da Paco74, con la quale, il già due volte campione della Giarre-Milo, sta disputando anche la massima serie tricolore della Velocità Montagna CIVM. Per Cubeda, migliori riscontri in prima e seconda manche di ricognizione pur senza forzare, ha ottenuto il miglior crono in 3’21.73 nella seconda salita.
Altro pretendente al ruolo di primo attore il giovane pilota catanese Luca Caruso che continua ad incassare utili riferimenti per proseguire lo sviluppo della sua Osella PA21 Evo con la quale ha esordito solo due settimane fa ad Ascoli. Per lui riscontri positivi fin dalla prima salita, malgrado un tracciato impegnativo. Usa molta esperienza il comisano Gianni Cassibba, terzo sulla fida Osella PA20S di Gruppo E2ESC di 3000 cc. Cassibba si è detto in cerca di nuovi riferimenti, considerando che aveva corso le passate edizioni quando la gara era in calendario in autunno con un clima totalmente diverso. In evidenza anche un altro Caruso, il comisano Francesco, abile a domare l’Osella PA21 Evo in una versione modificata dopo l’esordio alla Trento – Bondone. Ha brillato in prova, sebbene abbia lamentato problemi di grip il giovane vittoriese Agostino Bonforte, che proverà a lavorare sull’assetto per rendere meno nervosa, soprattutto sul posteriore, la sua Formula Gloria della Catania Corse. Ha siglato l’acuto in Gruppo ESC 1600, nonostante un paio di errori di cambiata, l’esperto portacolori della Catania Corse Matteo D’Urso sulla Radical SR4. Anche per lui, gomme nuove in vista della gara. Si è detto certamente non soddisfatto il padrone di casa ed esperto pilota Orazio Maccarrone, al via sulla Formula Gloria CP7 della Giarre Corse, sulla quale ha riscontrato non pochi problemi di trazione. Tra le agili e scattanti E2ESH, cioè le vetture con motore di derivazione motociclistica, le ricognizioni sono state il preludio delle battaglie di gara tra Andrea Patanè su 126 e Salvatore Lo Re sempre su 126. In gruppo A, il pilota e preparatore locale Angelo Guzzetta ha ribadito di essere il pilota da battere, forte del binomio con la sua fida Peugeot 106 16V della Project Team. Tra le Bicilindriche, bene il portacolori della scuderia Piloti per Passione Antonino Cardillo su Fiat 500, così come l’adranese della Cubeda Corse, Riccardo Viaggio su Fiat 126, che a sorpresa (ma non troppo) si mette in evidenza davanti a Marino e Caltabiano.
Tra le Autostoriche, in evidenza il driver e preparatore palermitano di Marineo Ciro Barbaccia, sulla ammiratissima Paganucci capace di imporre il proprio ritmo svettando anche nel 4 Raggruppamento. Il messinese Salvatore Caristi, sulla fida Fiat 128, conferma di essere l’uomo da battere tra le Silhouette 1300 mentre l’imprenditore augustano Camillo Centamore sulla particolare monoposto Corsini viaggia stabilmente nei piani alti della classifica, permettendosi anche il lusso di arrivare subito alle spalle del leader Ciro Barbaccia, nella seconda salita di ricognizione. Il sortinese Giuseppe Murè si è ben messo in evidenza con la sua piccola Abarth 112 della Puntese Corse, davanti ad avversari del calibro di Casimiro Piazza, sull’agile BMW 2002, comunque in grande spolvero in gruppo TC 2000 ed Aeron sulla Renault 5 GT, primo tra le N oltre 2000 cc..