Salvatore Venanzio vince la Garessio-San Bernardo
Con il tempo di 2’57” e trentadue centesimi, Salvatore Venanzio vince la Garessio San-Bernardo, sesta tappa del Campionato Italiano Slalom andata in scena sulle montagne cuneesi a cavallo tra Piemonte e Liguria. Il pilota campano, dopo aver siglato il miglior tempo della prima manche, sale sul gradino più alto del podio con 177,32 punti conquistati al termine della terza salita corsa al volante della sua Radical SR4 motorizzata Suzuki. “Sono davvero soddisfatto di questo risultato”, commenta Venanzio a fine giornata. “Dopo tutta una serie di lavori sulla vettura e un lungo cammino per ritrovare il passo vincente credo di essere arrivato alla agognata meta. E farlo a Garessio, su un percorso tanto bello quanto impegnativo dove per vincere occorrono cuore forte, piede pesante e una vettura al top, ripaga dei molti sacrifici”. A soli novantasette centesimi dal vincitore si classifica al secondo posto Giuseppe Castiglione. Il pilota siciliano, anche lui al via su una Radical SR4 Suzuki con i gradi del leader della classifica tricolore, è autore di una gara estremamente regolare, tutta “giocata” intorno ai 178 punti e coronata con il miglior tempo al termine del secondo passaggio sui 4180 metri del nastro di gara che da Garessio, con otto tornanti panoramici e particolarmente impegnativi, sale al Colle San Bernardo. Gradino più basso del podio, a due secondi netti da Venanzio, per Fabio Emanuele, vero mattatore della Garessio-San Bernardo con cinque vittorie in altrettante edizioni, tutte conquistate a volante della sua Osella PA 9/90 motorizzata Alfa Romeo. Per il fortissimo driver molisano un terzo posto comunque soddisfacente, ultimo a scendere sotto il muro dei tre minuti, e un risultato da cui ripartire per nuove sfide. “Sono partito subito forte perché questa gara mi piace e mi è sempre piaciuta. Credo di essermi giocato la possibilità di vittoria tra la prima e la seconda manche con regolazioni non ottimali sulla vettura che non mi hanno dato il giusto grip necessario a sfruttare tutta la potenza del motore. Sulla terza, poi, ho voluto strafare e mi sono girato. Ma queste gare sono così: per vincere, con la concorrenza che c’è, le mezze misure non servono”. In crescendo e senza sbavature, invece, la gara di Emanuele Schillace che chiude in quarta posizione, primo tra gli Under 23, con i tempo di tre minuti e sessantotto centesimi. Per il giovanissimo pilota siciliano che, oltre la Radical SR4 con cui corre, con Castiglione condivideva alla vigilia della gara la prima posizione in classifica assoluta di campionato, una prestazione da campione consumato, ennesima conferma in una stagione da incorniciare. Alle sue spalle un altro giovanissimo. Erik Campagna, infatti, si classifica al secondo posto tra gli Under 23, primo in Gruppo E2SS, con una bella gara al volante della Formula Arcobaleno con cui piazza il tempo vincente pari a 185,52 punti sulla terza e decisiva manche. Terza manche che regala a Luca Veldorale, oltre il sesto posto assoluto, la vittoria in Gruppo E2SH su A112 con motore Kawasaki. Alle sue spalle, settima posizione per il “rientrante” Roberto Malvasio tornato a gareggiare in uno slalom dopo l’apparizione ai “Giovi” del 2017 con la 124 Abarth e tornato al volante della Radical che non guidava da oltre un anno. Chiudono la top ten della Garessio-San Bernardo due Fiat X1/9. La prima quella di Gianpasquale De Micheli, secondo in Gruppo E2SH; la seconda quella portata in gara da Gianluca Ticci che con questo risultato conquista il primo posto tra le vetture di Gruppo S. Dietro di lui, undicesimo assoluto, Marco Riboni, il più veloce in Gruppo E1 Italia su Fiat 127. Marco Strata conquista la vittoria in Gruppo A regalando con la sua Mitsubishi Evo IX spettacolo al numeroso pubblico lungo il percorso, quattordicesimo assoluto in classifica davanti a Emanuel Traina, primo tra i prototipi al volante di una Abarth X1/9 Kawasaki. Antonino Carpentieri e Rocco Porcaro, entrambi su Peugeot 106 Rallye, fanno loro, rispettivamente, il Gruppo N e Gruppo RS.
Tra le autostoriche al via della competizione valida per il Trofeo ANCAI “Hill Climb Classic” Slalom, la serie patrocinata dall’Associazione Nazionale Corridori Automobilisti Italiani per promuove i valori di solidarietà tra piloti e ricordare la figura di Giorgio Pianta, uno degli ultimi veri signori dell’automobilismo che dell’ANCAI è stato Presidente, vittoria per Alfredo Calì su Peugeot 205 Rallye davanti a Mario Sala su Porsche 906 e Antonio Gamberardino su A112 Abarth.
Nel corso della cerimonia di premiazione, oltre ai vincitori, un lungo applauso è stato tributato alla memoria di Franco Cremonesi, un grande campione che con le sue vittorie ha contribuito a scrivere grandi pagine di automobilismo e una parte importante della storia della Garessio-San Bernardo, la competizione che si corre tra Piemonte e Liguria, tra il verde della montagna e l’azzurro del mare.