Walter Gottardi appende il casco al chiodo

I regolamenti cervellotici, ultimamente partoriti, hanno fatto prendere questa decisione al gentleman-driver trentino
Salvatore Morselli 23 Marzo 2020

Un addio che costa. A lui, chiaramente, a chi gli è stato vicino, anche a noi di cronoscalate.it che lo abbiamo fatto da lontano, a chi ama la gare in salita. Walter Gottardi ha deciso di appendere al classico chiodo il casco, tenere la tuta in armadio, la sua “Gippina” in garage. Lo ha fatto per amore. Si, per amore della sua auto, che regolamenti cervellotici partoriti da menti eccelse di persone lontane mille miglia dai paddock hanno partorito. Per poter essere ancora al via nelle gare in salita moderne, Walter avrebbe dovuto snaturare la sua vettura, la sua Gi.Pi Sport, compagna fedele, a volta in qualche edizione bizzosa, nella gara in salita dal 1981.

Walter Gottardi sempre applaudito dal pubblico

Trentanove anni assieme, sulle strade di montagna del Nord Italia, ad aggredire i tornanti, a restare concentrati per timore di sbagliare e poi avere la soddisfazione, quella sempre, di tagliare il traguardo. Autentica Passsione, con tre Esse, come nello slogan da noi coniato e che Walter ha fatto suo. Lui, trentino, che nell’immaginario collettivo dovrebbe essere riservato, quasi Orso, con la Banda del Sud proveniente da Trapani, si è rivelato espansivo, disponibile, anche aldilà delle più, che ottimistiche aspettative. Prima dell’esplosione di questa Pandemia che sta fiaccando tutti nel fisico, nella mente e che sta mettendo in ginocchio l’economia, avevamo pensato di tornare … sul luogo del delitto, vale a dire alla Trento- Bondone. Dopo dieci anni consecutivi di presenza ed uno stop, il pretesto sarebbe stato quella del 70esimo anniversario della gara per respirare quell’atmosfera unica che ti dà la Trento-Bondone, la Università delle Salite.

Walter Gottardi insieme al Team di Cronoscalate.it nel 2008

Un pretesto, perché aldilà della manifestazione per noi contava, e conta (se tutto passa e si gareggia, ci saremo) ritrovarsi con persone per bene, sportivi ma prima di tutto uomini, dal presidente della Scuderia Trentina Fiorenzo Dalmeri ai suoi collaboratori, ad Achille “Eva” Guerrera a Edo, Franco “Zio Fester” Baresi, ma soprattutto con lui, con Walter Gottardi. Sapere che non sarà sui 17,3 km del percorso con la sua “Gippina” toglie un po’ di fascino alla gara. Vuol dire che ci consoleremo, e non sarà poco, con una sua maggiore presenza. A presto, Walter, un saluto dagli amici di cronoscalate.it.