62ª Monte Erice a rischio a causa del Covid-19
Nonostante la buona volontà espressa dal presidente dell’Aci di Trapani Giovanni Pellegrino, la cronoscalata Monte Erice di quest’anno, in calendario per il 13 settembre, è fortemente a rischio. Non per cause intrinseche, ma sopratutto per fattori esterni, in primis la pandemia del Covid 19. “Non non abbiamo abbandonato l’idea di come organizzare la Monte Erice, anche se, comprensibilmente, i problemi, che di per sé sono sempre tanti, sono ora elevati all’ennesima potenza”, ha dichiarato Giovanni Pellegrino, presidente dell’Automobile Club di Trapani.
“Aspettiamo di sapere quali saranno le decisioni che verranno prese dalla Federazione. Ricordiamoci che Erice è prova del campionato italiano di velocità della montagna e che ad oggi sono state già rinviate a data da destinarsi le prime due gare in calendario, il 30° Trofeo Scarfiotti Sarnano-Sassotetto, nelle Marche, che il 3 maggio doveva aprire il Civm e la calabrese 25ª Luzzi Sambucina, in calendario il 17 maggio. Quando sarà chiusa la pagina della quarantena, poi, bisogna vedere che tipo di restrizioni verranno adottate per la manifestazioni sportive.
Teniamo conto che le gare in salita hanno una loro specifica peculiarità che porta, per esempio, ad assembramenti in alcune zone piuttosto che in altre”. Pellegrino sottolinea inoltre come “i comitati organizzatori dovrebbero farsi anche carico delle spese per la sicurezza sanitaria di piloti, meccanici, commissari ed ufficiali di gara. Spese aggiuntive che in tempi di crisi sarebbe difficile andare a coprire. Credo che anche in questo caso, di concerto con la federazione, si potrebbero trovare delle soluzioni, anche se la vedo dura trovare tra le pieghe del calendario le date per il recupero delle prove saltate e per quelle che, sono certo, ancora salteranno. Ma, ripeto, noi faremo il possibile sempre tenendo d’occhio i bilanci”. Ma i problemi non finisco qui. “C’è da mettere mano alla sistemazione del manto stradale che all’indomani della gara dello scorso anno, in un tratto sotto il costone della montagna, ha ceduto ed è stato transennato. L’anno scorso abbiamo avuto un problema analogo e lo abbiamo risolto grazie alla Protezione Civile ed al Genio Civile. Chiederemmo ancora una volta il loro intervento, ma dobbiamo fare i conti con i problemi di bilancio della Regione che ha attinto da tutti i capitoli per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Anche se, gara o non gara, la strada che da Valderice conduce su in Vetta abbisogna di interventi strutturali per la viabilità commerciale e turistica.”
Poi ci sono problemi legati alla presenza del pubblico. “Lo scorso anno la commissione pubblici spettacoli ci ha imposto la presenza massima di un certo numero di spettatori in relazione ad alcune postazioni. Noi ci siamo assunti la responsabilità pur sapendo che il normale spostarsi delle persone avrebbe reso “ballerino” questo numero”. Infine, fa discutere la proposta della associazione piloti automobilistici, ha avanzato suggerimenti per favorire la ripresa delle competizioni, tra cui la possibilità che le gare siano effettuate senza pubblico. Un assurdo per la caratteristica delle gare in salita. Chi presidia le strade come si fa a impedire la presenza di persone sul tracciato? Forse, se come avvenuto per le Olimpiadi, si decide di dare un taglio netto e rinviare tutto al 2021 sarebbe la cosa più seria.
Lo sport va bene, ma la salute è sopra tutto.