Sarà una grande sfida alla Trento – Bondone
Trento – Scatterà domani, domenica 5 luglio alle 10, la 64^ Trento – Bondone, la gara organizzata dalla Scuderia trentina in collaborazione con l’AC Trento, settimo round del Campionato Italiano Velocità Montagna con validità per il Campionato Europeo della Montagna, oltre che per il Trofeo Italiano Velocità Montagna nord. Oggi le due salite di ricognizione per i duecentoventinove concorrenti ammessi al via. Un’anteprima ricca di spettacolo ed agonismo, preludio delle sfide che animeranno ogni categoria ed anche il confronto tra i big del CIVM ed i protagonisti del CEM. Una competizione che già nelle prove ha evidenziato tutta la sua selettività e difficoltà d’interpretazione, con numerose interruzioni delle prove per via di concorrenti fermi. Dalle 11.15 diretta streaming della corsa su <http://www.acisportitalia.it> www.acisportitalia.it e su Automototv sul canale free 148 di Sky.
Come di consueto sul Bondone riscuote sempre più successo l’iniziativa #vincoio dell’Associazione “Un Sogno per vincere” che opera instancabilmente a favore della ricerca sulla Fibrosi Cistica. Tra i testimonial in gara la milanese Rachele Somaschini ha dimostrato di non avere nessun timore anche su un tracciato tanto lungo ed impegnativo al volante della MINI Cooper S, nonostante la rottura di un semiasse nella seconda manche. Altro testimonial al volante Alex Zaninelli, anche lui sulla MINI Cooper S dopo l’esordio sul Bondone nel 2014. Tra i piloti che hanno contribuito all’iniziativa apponendo la livrea sulla propria vettura, anche Nicola Novaglio, autore del miglior riscontro in Racing Start con la MINI Cooper S. A conferma che lo sport è iniezione di coinvolgente energia positiva ed efficace terapia.
Chi accarezza entrambe le serie è certamente il pluricampione Simone Faggioli, il fiorentino ufficiale Norma M20FC Zytek gommata Pirelli di gruppo E2/B, è leader dell’Europeo e mostra tutte le migliori intenzioni di voler raggiungere anche la vetta dell’italiano. Come premessa l’alfiere Sport Made in Italy ha posto decisamente la migliore prestazione in prova.
–“Difficile trovare l’equilibrio ideale sulla vettura che tende a scivolare soprattutto sull’asfalto nuovo per via del caldo. Abbiamo optato per gomme soft, forse il miglior compromesso visto che nella prima parte danno un buon grip e poi anche se le temperature salgono eccessivamente sul finale, lasciano guidare sufficientemente bene la vettura”-. Affila sempre meglio le armi il pilota di casa Christian Merli portacolori della Vimotorsport e driver ufficiale Osella FA 30 EVO RPE equipaggiata con gomme Avon, che sente particolarmente la corsa sul “suo” Bondone sulla Prototipo Monoposto di gruppo E2/M –“Nella seconda metà del percorso le temperature salgono un po’ troppo e poi dobbiamo migliorare le regolazioni di set up per poter usare al meglio l’ottimo lavoro delle gomme”-. Ancora sfortuna per Scola fermo durante la prima salita con l’Osella PA 2000 Honda ammutolita a metà percorso ed ora al lavoro per debellare ogni pericolo.
In ottima evidenza durante le ricognizioni il veronese, Federico Liber, il portacolori della Scuderia Piloti Oltrepò sulla piccola Gloria CP8 di classe 1600 motorizzata
Hyabusa da 1400 cc., che usa solo per la seconda volta dopo il successo assoluto colto di recente in Slovenia. Buone le ricognizioni per Matteo Moratelli, a suo agio sul tracciato di casa con l’Osella PA 2000, che il driver trentino ha trovato un po’ troppo ballerina sul posteriore durante la prima salita. Ha preso le misure all’Osella FA 30 Zytek che guida per la prima volta sul Bondone il bresciano Paride Macario, autore di un buon riscontro già alla prima salita. Sorprendente la precisione del set up scelto da Achille Lombardi, il potentino di AB Motorsport che al volante dell’Osella PA 21 EVO Honda con cui mira dritto al vertice di gruppo CN, ma che ha dimostrato di poter ambire anche alle parti alte della classifica generale, seppur in continuo avvicinamento il rientrante salernitano di Cubeda Corse Giuseppe D’Angelo, molto soddisfatto della risposta avuta già nella prima salita dall’Osella PA 21 EVO. Mentre nella stessa categoria il marchigiano Francesco Michea Carini combatte con la febbre più che con le regolazioni dell’Osella PA 21 EVO, ancora un po’ ballerina. Si è prenotato un posto tra i maggiori protagonisti anche il lussemburghese Davd Hauser continuamente al lavoro per lo sviluppo della monoposto Wolf GB 08 F1. Soddisfazione per le sue ricognizioni ha espresso anche Adolfo Bottura, che ancora ha qualcosa da ottimizzare sul set up dell’Osella FA 30 Zytek, sulla quale il Team Trentino è al lavoro dopo le prove. Sempre tra le monoposto ma di classe 2000 in evidenza già dopo la prima salita il veneto Karim Sartori sulla Tatuus F. Renault, per il quale si prevede il duello con l’esperto trentino Gino Pedrotti su vettura gemella, che ha accusato un po’ la fatica del lungo tracciato casalingo. Set up da rivedere per il toscano Franco Cinelli sulla Lola Judd EVO, che nella prima salita ha potuto solo usare poche marce per via della limitata motricità. Prima salita sfortunata per Diego Degasperi, riuscito a limitare ad un testacoda le conseguenze del cedimento dei freni ed ora al lavoro con il Team CMS per risolvere il problema sulla Lola EVO Judd.
In gruppo GT il padovano di Superchallenge Roberto Ragazzi non ha nascosto la propria soddisfazione per il rendimento della Ferrari 458, mentre il pugliese Francesco Leogrande su Porsche 997 si è fermato nella prima salita dopo metà tracciato con una gomma afflosciata, ma ha confermato nella seconda le regolazioni della supercar tedesca. Le Gran Turismo hanno talvolta risentito delle alte temperature sul lungo percorso, come la Porsche di Rosario Parrino andata in “protezione” dopo il traguardo.
In gruppo E1 dopo la prima salita i maggiori protagonisti hanno confermato la scelte e rimandato la sfida alla gara. Fulvio Giuliani è stato il più incisivo con la Lancia Delta EVO, anche se è al lavoro per rendere il set up più adeguato in relazione al buon rendimento delle gomme Avon. Marco Gramenzi sul finale non ha forzato la sua Alfa Romeo 155 V6, in vista della lunga gara, avendo positivamente testato le regolazioni scelte e vedendo che le temperature d’esercizio potevano raggiungere i limiti. In classe 1600 al calabrese Giuseppe Aragona è bastata una salita per confermare le scelte fatte per la Peugeot 106 1.6 16V, il driver cosentino ha scelto di non disputare la seconda salita volendo preservare il potenziale del mezzo per la corsa. Mentre ha svolto entrambe le manche il veneto Tiziano Turrin su Citroen Saxo, dopo che nella prima hanno ceduto i dadi delle ruote posteriori ed una ruota si è addirittura sfilata. L’altro veneto Michele Ghirardo invece prepara il suo affondo per la gara, complice l’esperienza al volante della Honda Mk4.
In gruppo A hanno già alzato la voce le due Citroen C4 WRC di altrettanto esperti driver di casa come Giorgio De Tisi e Tiziano Nones, che hanno rimandato il duello alla gara. Un po’ spiazzato dalla risposta ballerina del set up della Ford Fiesta WRC è invece il pilota trentino della “Paganella” Maurizio Pioner, autore di qualche testacoda di troppo. Buone le prove per Gabriella Pedroni sulla Mitsubishi Lancer che la lady trentina sta preparando per la serie europea 2016 e con la quale cerca il confronto diretto con gli avversari d’oltreconfine. In classe 2000 Ivano Cenedese ha ottenuto un buon riscontro sulla Renault Clio Williams che lascia presagire la mira al vertice del veneto, che dovrà duellare con il deciso “Romy” su Honda Civic Type-R, il trevigiano già Tricolore di gruppo che non ha rinunciato al Bondone tra i suoi impegni in pista, ma anche il veneto di Trapani Isidoro Alastra sembra intenzionato ad inserirsi nella lotta con la Renault Clio.
In gruppo N ha subito mostrato i denti e lo slancio verso la leadership il trentino di Sorrento Antonino “O Play” Migliuolo, la punta della Scuderia Mendola in perfetta sintonia con la Mitsubishi Lancer finalmente opportunamente equipaggiata con gomme Michelin adeguate al percorso. Tenterà l’assalto al vertice in gara l’altoatesino campione 2014 e compagno di squadra di “O Play” Armin Hafner, in corsa quest’anno per l’europeo con la sua Mitsubishi Lancer, mentre più staccato dai due italiani è apparso durante le ricognizioni, il macedone Igor Stefanovski, leader dell’europeo tra le auto turismo con la Mitsubishi Lancer EVO. Punta in alto anche in classifica di gruppo il piemontese Giovanni Regis, che con la Peugeot 106 mira ai punti importanti per il comando della classe, anche se in gara potrebbero farsi sotto due veneti come Matteo Bommartini su Honda Mk4 e Fabrizio Vettorel su Peugeot 106.
In Racing Start il bresciano Nicola Novaglio si è immediatamente trovato a suo agio sul difficile tracciato con la MINI Cooper S risultata molto agile, con cui il portacolori Elite Motorsport ha ottenuto la migliore prestazione.
Un po’ in affanno al suo rientro nella categoria Ivan Pezzolla, il fasanese Campione 2014, che ha trovato qualche difficoltà con l’elettronica della MINI Cooper S sulla quale è al lavoro con il team DP Racing per l’adeguato sviluppo. Tra le vetture aspirate il veneto Luca Gaetani ha prenotato un posto in prima fila con la Renault Clio sulla quale è da poco passato.