VIncenzo Ottaviani, nono assoluto, centra l’obiettivo della “Top Ten” nella sua Popoli
POPOLI – Speed Motor protagonista alla 60esima edizione della cronoscalata “Svolte di Popoli”, tappa numero 9 del Campionato Italiano di Velocità in Montagna 2022. Obiettivo centrato per il beniamino di casa, Vincenzo Ottaviani: voleva un posto nella “top ten” e si è classificato nono assoluto con la Wolf Gb08 Thunder del Team Dalmazia.
Partito due volte in gara 1 perché è stato fatto scendere a seguito del ritiro del pilota che lo precedeva, Ottaviani ha coperto i 7530 metri del tracciato in 3’30”19, poi in gara 2 ha limato la performance di 27 centesimi, quanto basta per abbattere il muro dei 3’30” (3’29”92) e il complessivo di 7’00”11 gli vale anche il terzo posto nella E2-SS e il secondo nella classe 1000 dietro alla Gloria C8 del forte Adriano Vellei.
Non solo: Ottaviani ha ricevuto anche il riconoscimento speciale degli organizzatori per essere stato il più veloce fra i popolesi. “Certamente, le debacle di Franco Caruso e Stefano Di Fulvio mi hanno agevolato il compito – ha dichiarato lo stesso Ottaviani – anche se rimane la bontà di una prestazione condizionata al mattino dalla bandiera rossa che mi è stata sventolata per i problemi avuti da Caruso, che era proprio davanti a me nell’ordine di partenza. Sono tornato giù, poi in fretta ho dovuto fare di nuovo benzina e rimettermi sulla linea di partenza: questo ha inciso un tantino nella concentrazione, come ha dimostrato anche il responso nel primo parziale.
In gara 2, sono stato fra i pochi delle vetture sport ad abbassare il tempo e quindi credo che il bilancio personale sia più che positivo: mi sono riscattato rispetto al 2021 e ho conseguito quello che volevo da inizio stagione, ossia garantire alla Speed Motor un pilota fra i primi dieci della classifica generale”. Dominio di Angelo Marino e Gianni Loffredo nella Racing Start Plus Turbo Cup 2: per il primo dei due, vittorioso in entrambe le manche con esiti ragguardevoli (3’45”94 e 3’45”41, per un totale di 7’31”25) al volante della Seat Cupra Leon, il titolo italiano è oramai dietro l’angolo. “Faremo i conti a Gubbio, ma ci siamo – ha commentato Marino – e oggi è andata bene in tutti i sensi: auto a posto, team e scuderia che hanno lavorato alla grande e percorso che da sempre mi piace. Tutto è insomma filato per il verso giusto”.
Alle sue spalle, un Loffredo ad alto livello con la Peugeot 308 Tcr: 3’48”24 e 3’50”24, per un aggregato di 7’38”48. “Sono diventato l’eterno secondo dietro Marino – ha detto sorridendo Loffredo – ma sono anche molto contento. Bene gara 1, poi avrei dovuto azzardare una scelta di gomme sul posteriore in gara 2: alla fine, pur alzando il tempo di 2 secondi netti, ho preferito ragionare in funzione del campionato e fare in modo che in questo raggruppamento la Speed Motor possa concludere la stagione con una doppietta. Sarebbe il miglior regalo per il presidente Tiziano Brunetti, che ringrazio così come lo sponsor “Re d’Italia Art” e la famiglia Tagliente”. E adesso, l’appuntamento del 27 e 28 agosto con il trofeo “Luigi Fagioli” di Gubbio, dove la Speed Motor si presenterà a ranghi praticamente completi.