La settima Gubbio per Paolo Venturi
È a buon diritto un habitué della breve quanto veloce sfida umbra del Civm, avendola corsa in sei occasioni, avendola vinta in due stagioni nella classe di appartenenza ed avendoci anche fatto un incidente nel 2019, senza conseguenze fisiche ma solo con qualche acciacco non trascendentale alla sua Elia del tempo.
Paolo Venturi ha contemporaneamente in se’ l’entusiasmo del teen ager e la solidità mentale del veterano ed in mezzo ci mette un’innata curiosità nel cercare con umiltà mista a carica interiore, nuove sfide sul suo cammino.
Dopo ben sei Trofeo Fagioli guidati dal sediolo livello tombino di un’ appagante Protobike, il navigato driver della Scuderia ViMotorsport affila oggi le armi per risultare competitivo anche con la sua Honda Civic formato RS2000 a cui ha da poco sostituito il cambio rottosi con uno identico prestatogli per un paio di gare. La mission di Venturi e’ infatti quella di provare a centrare un buon risultato agli scacchi della Madonna della Cima per poi sferrare al Nevegal l’attacco decisivo alla classifica utile per la conquista della coppa tricolore di classe, classifica che oggi comanda grazie a 3 vittorie stagionali (Coppa della Consuma, Sarnano e Bondone) ed a vari podi, sperando così di evitare le costose ed impegnative trasferte siciliane di Erice e Caltanissetta.
Una gara delicata quella di Gubbio, ove per il gran caldo la gestione delle risorse sarà più che mai decisiva. Sebbene i tracciati brevi non siano i prediletti di Paolo Venturi, la beltà del contesto eugubino ed il fatto che diventi annualmente una vacanza familiare, lo spinge ad affrontare con un piglio favorevole questa tappa crocevia della stagione. Così Venturi: Sara’ davvero interessante scoprire come approcciarsi alla prima veloce ed impegnativa sequenza di curve con una vettura tanto più alta e dal rollio molto più accentuato rispetto alle mie auto precedenti. La prima salita la effettuerò infatti con relativa prudenza. Per il resto amo la bellissima Gubbio ed il suo splendido hinterland ancora più della salita stessa, un po’ più veloce e abbastanza meno lunga di quanto io di solito prediliga. Speriamo in un paio di bei risultati in Umbria e nella tappa a seguire così da poter magari limitare o non effettuare proprio le ultime trasferte molto lontane da casa”.