O’Play super in versione Kaiser
Il Kaiser è tornato. No, non Francesco Giuseppe e compagnia cantante, la principessa Sissi e gli orpelli di corte. Alla Rechbergrennen 2024 si è rimaterializzato Kaiser Antonino Migliuolo, come e più dell’anno scorso, dominando la cronoscalata di Tulwitz in Stiria. Miglior tempo di Gruppo 3 in Categoria 1, quello delle “closed cars”, in entrambe le manche di gara, e vittoria finale nella prima tappa stagionale del Campionato Europeo della Montagna. O’Play ha guidato con grinta smagliante la Mitsubishi Lancer Evo IX 3.0, pulitissimo nelle traiettorie, tanto da abbassare di 2 secondi i riscontri cronometrici dello scorso anno e firmare un record: 2.04.282 nella prima salita, 2.04.164 nella seconda, contro i 2.06.062 e 2.06.808 fatti segnare nel 2023 e che gli erano valsi un insperato successo sul tracciato austriaco, con poche curve mentre invece la Lancer si esalta dove c’è da farla girare di fianco come una ruggente ballerina di flamenco.
Evidentemente il binomio pilota-macchina ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, anche oltre i cattivi presagi delle prove del sabato, con l’Audi RS3 LMS dello sloveno Milovan Vesnic sempre davanti a tutti mentre l’alfiere del Phoenix Racing Team era in preda ai dubbi sulla scacchiera dell’assetto. Domenica 28 aprile, invece, grazie alle intuizioni di set-up, quattro gomme nuove e l’elettronica registrata a puntino, O’Play si è riscoperto in giornata di grazia, quando tutto gli viene bene e la macchina risponde perfettamente alle sollecitazioni. “Tutto perfetto o quasi” è il suo bilancio personale, perché a cercare il pelo nell’uovo lui è sempre bravo. “C’è stato un problema al bang che ha fatto un po’ i capricci e stiamo cercando di tararlo in maniera ottimale”. Problemino a parte, Migliuolo ha guidato in grande fiducia facendo un pieno di punti e di ottimismo per la prossima sfida in Spagna, la 52ª Subida al Fito del 12 maggio. “Ringrazio di cuore Marco Recla per i prodigi al motore, Filippo Zardini autentico mago dell’elettronica e Andrea Chini angelo custode in campo gara. Ma il risultato ottenuto lo condivido con l’intera famiglia Phoenix e gli sponsor che supportano il mio programma agonistico. Siamo una vera forza e ciò mi riempie di orgoglio”.