Continua il dominio italiano nelle cronoscalate del Campionato Europeo
Una gara caratterizzata dalle fredde temperature con addirittura dei fiocchi di neve che hanno, per poco, fatto capolino dalle montagne e trasportate da un vento gelido da far rabbrividire anche chi a tali temperature dovrebbe essere abituato.
Tempi di di gara (e di prove) allungati da un uso smodato e spesso inutile della bandiera rossa usata dai commissari anche per un semplice testacoda con tanto di spazio percorribile dalle vetture proseguenti.
Alla fine, sovvertendo il risultato delle prove, l’ha spuntata un brillante Christian Merli con una rinnovata Osella FA30.
Faggioli ha vinto le seconda salita per appena 7 centesimi di secondo, battendo il record del percorso nonostante l’aggiunta di una barriera nell’unica chicane istallata dagli organizzatori.
Nella prima manche Faggioli era incappato in una toccata dovuta, a sua detta, ad una chiazza di olio non segnalata dai commissari. Il distacco accumulato in questa manche è stato di poco più di due secondi.
Grande la soddisfazione di Merli a fine gara oltre che per la vittoria anche per la concezione che, il duro lavoro effettuato in settimana e dopo la gara francese, ha dato i suoi frutti.
Appena giù dal podio Paride Macario continua il suo apprendistato con la Osella Fa30 del Team Faggioli subito dietro sl ceco Milos Benes che ha completato il podio di questa seconda gara del Campionato Europeo 2016.
A completare la trionfale giornata per i colori italiani in Austria sono stati i fratelli Stefano e Simone Di Fulvio che hanno occupato i primi due gradini del podio delle vetture storiche. Sfortunato Uberto Bonucci che aveva il secondo tempo nella prima manche, una toccata nella chicane lo ha costretto al ritiro privandolo di un podio che dimostrava di meritare sin dalla prove del sabato.
Prossima gara del Campionato Europeo 2026 in Portogallo nel weekend del 8 maggio per la 37a edizione della Rampa di Falperra