Crivex, umiltà e impegno. La montagna insegna quanto è dura la salita
Sono passati giorni dalla 50a Cronoscalata della Castellana, divenuta sua malgrado l’ultimo appuntamento stagionale, e Nicola Crivellaro può tracciare con distacco un bilancio della sua partecipazione. “In generale è stata una sfida molto impegnativa come già avevo immaginato – puntualizza il giovane driver di Carnia Pistons – anche per il contesto, la finale del Trofeo Italiano Velocità Montagna con i migliori al via. Un tracciato per nulla simile ai nostri, intendo quelli del Nordest che ho iniziato a frequentare. Questo mi ha messo un po’ in difficoltà, tanto più considerando che a Orvieto, ovviamente, non avevo mai corso prima.
Gli avversari erano irraggiungibili, però mi è servita da lezione. È comunque un grandissimo traguardo essere stato convocato e aver portato a termine l’intera competizione senza danni. Ringrazio chi mi ha incoraggiato e sostenuto, in primis la mia famiglia e il presidente della scuderia, Matteo Bearzi”. Crivex si è dovuto accodare ai più esperti rivali, ma tra prove (4’13’’74 e 4’06’’80) e gare (4’02’’06’’ e 4’02’’61) con un quinto e un quarto posto di Classe N/S 1600, ha avuto la capacità di limare parecchi secondi, mostrando a sé stesso, prima di tutto, che sa studiare le traiettorie e capire dove si può andare più forte. Ora c’è tempo per pensare a uno step ulteriore il prossimo anno.