Cubeda e l’Italia d’argento a Gubbio nel FIA Hill Climb Masters
Catania – E’ arrivata a Gubbio l’ultima, grande soddisfazione per Domenico Cubeda nelle corse in salita 2018. Il pilota catanese, fresco campione italiano del gruppo delle monoposto E2Ss, è stato protagonista nel prestigioso scenario del FIA Hill Climb Masters, la cui terza edizione si è svolta per la prima volta in Italia nella città umbra lo scorso weekend e sul tracciato che ogni anno ospita il Trofeo Luigi Fagioli ha messo a confronto i migliori driver della specialità provenienti da 21 nazioni diverse. Cubeda, sempre affiancato dalla scuderia di famiglia Cubeda Corse, ha esordito al FIA Masters con un sesto posto assoluto individuale (secondo di gruppo E2Ss) al volante dell’Osella FA30 Zytek curata da Paco74 e da Armaroli e gommata Avon, ma soprattutto è salito sul podio della Nations Cup. Il forte pilota siciliano ha infatti contribuito in maniera decisiva alla medaglia d’argento conquistata dall’Italia, condividendo la gioia del risultato al momento della celebrazione ufficiale insieme al capitano Fiorenzo Dalmeri e ai compagni di nazionale Simone Faggioli, Christian Merli e Domenico Scola.
“Sono felicissimo – racconta Cubeda -. Era la mia prima volta in questa sorta di ‘Olimpiade’ delle cronoscalate e gli organizzatori di Gubbio non hanno lasciato nulla al caso, così come FIA e ACI Sport. Sia la presentazione in pieno centro storico sia poi il podio finale sono stati due momenti esaltanti. In mezzo una gara in diretta streaming sui canali della federazione internazionale e nazionale con tutti i campioni europei e una sfida nella sfida tra le varie nazioni, dove in casa abbiamo colto un bellissimo argento sfiorando la medaglia d’oro. Sono orgoglioso del contributo che sono riuscito a fornire alla nazionale italiana e soddisfatto della prestazione individuale, malgrado un piccolo problema al cambio nella prima manche e una pizzicata nella seconda. E’ stato un evento di uno spessore assolutamente unico, il modo migliore per concludere questa stagione già di per sé esaltante”.