Dopo le prove la Rieti – Terminillo aspetta ora le super sfide
Rieti – Scatta alle 11 di domani, domenica 28 luglio, la 56ª Rieti – Terminillo, salita unica sui 13.450 metri che assegneranno la 54ª Coppa Carotti. La gara organizzata dall’Automobile Club Rieti già durante le ricognizioni svolte oggi, si è confermata tra le più affascinanti ed allo stesso tempo selettive dell’intero panorama nazionale, per il suo tracciato altamente tecnico e di difficile interpretazione, come confermano dei riscontri simili tra i maggiori protagonisti annunciati. Si profila una sfida appassionante sul filo dei centesimi di secondo, ma dagli imprevedibili pronostici tra Omar Magliona, Michele Fattorini, Piero Nappi, Luca Caruso, tutti con le Osella, poi Angelo Marino su Lola e Denny Zardo che sulla Norma M20 FC Zytek ha certamente in serbo le maggiori sorprese.
Il miglior riscontro delle ricognizioni arriva dalla seconda salita di Omar Magliona che ha coperto il tracciato in 5’04”65 dopo delle regolazioni sulla Osella PA 2000 Honda, con cui ha raccolto dati importanti per la biposto curata da Samo Competition ed equipaggiata con pneumatici Avon, che ha dato delle buone risposte ed ha permesso al sardo di CST Sport di far registrare il miglior riscontro anche nella prima manche, nonostante ancora degli elementi mancanti alla regolazione ottimale l’assenza dell’8 volte Tricolore dal 2015 assente dal Terminillo. In crescita continua il feeling di Michele Fattorini con l’Osella FA 30 Zytek, il giovane orvietano ha espresso soddisfazione per le risposte della prototipo monoposto che lascia molto ben sperare per la gara dove l’alfiere Speed Motor cerca anche riscatto dalla sfortuna che lo costrinse al ritiro nel 2018. Progressi evidenti anche per la nuova Osella PA 30 Judd da 3000 che il partenopeo della Scuderia Vesuvio Piero Nappi sta sviluppando e sulla quale sono appena stati ultimati degli aggiornamenti al propulsore. Prima volta in assoluto a Rieti per il catanese dell’Ateneo Luca Caruso, che ha preso confidenza del lungo percorso al volante dell’Osella PA 2000 Honda. Come certo protagonista di vertice si è candidato anche Angelo Marino al volante della Lola F.3000 curata dal Team Dalmazia, vettura e pilota salernitano vincitori dell’edizione del 2018, che hanno confermato le scelte per la monoposto da 3000 cc..
Ancora qualche elemento da ottimizzare nel set up dell’Osella PA 2000 del sardo Sergio Farris che è al lavoro con il Team Dalmazia per le migliori scelte in vista della gara. Prove un pò faticose per Giuseppe Vacca, il giovane sardo costretto allo stop nella prima salita per il surriscaldamento dell’Olio, ma poi autore di una buona seconda manche al volante della rivisitata Osella PA 2000 curata da Paco 74 Corse. Tutto da giocare tra le Sportscar Motori Moto, dove ha spiccato la buona interpretazione del tracciato da parte del giovane siracusano Luigi Fazzino sulla Osella PA 21 Jrb Suzuki, alla sua prima volta in assoluto a Rieti. Soddisfatto delle scelte in vista della gara il leader di classe 1000 Achille Lombardi sulla Osella PA 21 Jrb con motore BMW, anche se molto insidiosi si sono rivelati due ragusani: l’esperto Franco Caruso su Gloria C8P Suzuki al suo esordio al Terminillo, mentre conosce il tracciato ma lo affronta per la prima volta su Osella PA 21 Jrb con motore Suzuki da 1000 cc. Samuele Cassibba. Apprendistato molto impegnativo anche per Ettore Bassi su Osella PA 21 Jrb Suzuki, il noto attore, ma pilota molto preciso e sensibile, paga certamente il debito dell’esordio a Rieti e la poca conoscenza del percorso sul quale ha compiuto pochi passaggi.
Tra le silhouette di gruppo E2SH Marco Gramenzi è stato il miglior interprete del percorso sulla Alfa Romeo 4C con motore Zytek, nel secondo passaggio, dopo aver sostituito una candela rotta nella prima salita. Più sofferte le prove per l’ascolano Alessandro Gabrielli alle prese con alcuni problemi di temperatura all’intercooler per la sua Alfa 4C Picchio. I protagonisti del Gruppo GT con l’anteprima delle ricognizioni, lasciano presagire che non faranno rimpiangere l’assenza delle GT3 di vertice, infatti, in casa ha fatto la voce grossa Maurizio Pitorri in perfetta intesa con la Ferrari 488 in versione GT Super Cup, come la 488 del Cavallino del padovano di Superchallenge Roberto Ragazzi, che sarà impegnato a difendere la testa della super car derivate dai rispettivi monomarca in pista, tra i due ago della bilancia il bergamasco Rosario Parrino per la prima volta sul Terminillo sulla Lamborghini Huracan. Per la GT Cup ha prenotato un ruolo da primo attore il giovane veneto Stefano Artuso, nonostante la prima volta a Rieti, vuole difendere il comando di categoria sulla Ferrari 458 EVO.Ha brillato l’interpretazione del tracciato da parte del driver di casa e pluri campione di Racing Start Antonio Scappa, che per due volte ha ottenuto il miglior riscontro cronometrico al volante della nuova MINI John Cooper Works di gruppo E1 preparata da L.M. Tech. Ma pronto all’assalto si è mostrato il campano e leader Giuseppe D’Angelo sulla Renault New Clio, mentre l’umbro Daniele Pelorosso è al lavoro per ottimizzare il set up della Renault Clio Proto ed il piemontese Giovanni Regis, invece, ha mostrato le sue intenzioni bellicose non solo per la classe 1600, ma anche per il gruppo, con ottime ricognizioni sulla Peugeot 106 curata da Ciarcelluti. Rudi Bicciato con i suoi tanti titoli tricolori ed europei ha definito il tracciato della Rieti Terminillo “il più difficile in assoluto”, l’altoatesino della Scuderia Mendola ha affinato il set up della Mitsubishi Lancer per puntare al successo in gruppo A dove è al comando. Altro protagonista annunciato per la gara di casa è Massimo Tirabassi sulla Citroen Saxo. Le ricognizioni del gruppo N sono state utili ai due maggiori protagonisti della classe 1600 Rocco Errichetti su Peugeot 106 e Vincenzo Ottaviani su Citroen Saxo, che puntano ai vertici di categoria, mentre sarà costretto a recuperare tutto in gara il leader pugliese Giovanni Lisi su Honda Civic Type-R, fermato da un guasto elettrico. Il calabrese Giuseppe Aragona si è mostrato immediatamente a suo agio sul tracciato anche se per la prima volta al volante della MINI John Cooper Works di gruppo Racing Start Plus, anche il pugliese vito Tagliente è pronto alla sfida di vertice, come il corregionale e leader Giacomo Liuzzi, purtroppo condizionato da una forma fisica non perfetta che lo ha privato della prima manche. Un’uscita di strada ha fermato le ricognizioni del catanese salvatore D’Amico su MINI. Tra le auto con motore aspirato buone ricognizioni per il pugliese Antonio Cardone su Honda Civic Type-R, anche se insidiosa si presenta la vettura gemella di Luca Attoresi. In classe 1.6 buone ricognizioni per il laziale Michele Mocetti su Citroen Saxo, come in 1.4 per il calabrese della New Generation Salvatore Trapasso su Peugeot 106.
In Racing Start sarà tutto da vivere il duello pugliese e tra MINI di vertice, di cui saranno certi protagonisti Giovanni Angelini, attualmente al comando, che dovrà respingere l’assalto di Oronzo Montanaro, ma anche Marco Magdalone sarà tra i principali protagonisti tra le auto RSTB Turbo. In RS la MINI Turbodiesel del poliziotto salernitano Giovanni Loffredo è stata efficace in prova sul tracciato che ha percorso per la prima volta e adesso il driver campano attaccherà ancora una volta la vetta in gara. Sempre in Racing Start ma in RS, le auto aspirate L’esperienza sembra essere a favore del salernitano Francesco Paolo Cicalese, complice il feeling del portacolori Tirreno Motorsport con la Honda Civic Tyoe-R, ma il calabrese Arduino Eusebio su Renault Clio RS come l’altro salernitano Antonio Vassallo saranno due avversari molto ostici in gara, mentre il siciliano Giovanni Grasso paga innanzi tutto il debito di conoscenza del tracciato. Tra le 1.6 il pescarese Francesco Di Tommaso deve affinare in fretta l’intesa col tracciato al volante della Citroen Saxo, come quella del calabrese Gianluca Rodino che mira al successo. Ricognizioni con riscontri pressoché uguali in classe 1.4 per le Peugeot 106 di Giovanni Luca Ammirabile e Nicola Merli con duello rimandato alla gara.