Franco Manzoni tiene alto l’onore della Speed Motor al Nevegal
BELLUNO – Da grande protagonista nelle prove ufficiali del sabato a protagonista mancata nelle due salite della domenica. La Speed Motor torna da Belluno con il solo ma pur sempre prestigioso risultato di Franco Manzoni, che tiene alto l’onore della scuderia eugubina. Il maltempo ha condizionato non poco lo svolgimento della 42esima edizione della cronoscalata “Alpe del Nevegal”, prova del Trofeo Italiano di Velocità in Montagna (Tivm) 2016 relativamente alla zona nord, finendo con il penalizzare un appuntamento al quale avevano preso parte oltre 200 piloti e scrivendo di fatto una classifica diversa da quella pronosticata. Dicevamo della Speed Motor sugli scudi al sabato: 3 piloti nei primi 4 posti assoluti al termine della seconda sessione di prove, con il miglior tempo fatto registrare da Denny Zardo su Lola B99/50 davanti a Michele Fattorini su Osella Pa 2000; al quarto posto, l’Osella Fa 30 di Adolfo Bottura. Ma la domenica è suonata tutta un’altra musica: è andata bene alle vetture turismo, che sono salite con una situazione ancora accettabile, mentre a frenare le grandi protagoniste ha provveduto la forte pioggia: Fattorini e Bottura non si sono presi rischi inutili, restando al paddock, mentre Zardo ha tentato di fare il possibile, rimediando soltanto un 31esimo posto in 3’20”33. Poi, in gara 2, darà forfait anche lui. Era già andata male a Marco Sbrollini, che con la sua Lancia Delta aveva lanciato la propria candidatura all’assoluto nel gruppo E1 Italia: il pilota marchigiano avrebbe potuto sfruttare le condizioni atmosferiche con una bella prestazione sul bagnato, vanificata tuttavia da un problema meccanico in gara 1 e quindi …arrivederci anche a lui! L’unico portacolori della Speed Motor capace di ritagliarsi una fetta di gloria in questa burrascosa giornata è stato – come già ricordato – il bravo Franco Manzoni su Osella Pa 21/S Evo, nonostante una punta di amarezza: il conduttore ravennate aveva infatti realizzato un 2’59”10 sui 5500 metri del tracciato (e sotto la pioggia) che al termine della prima salita lo poneva in testa al gruppo della CN prototipi e al quinto posto assoluto. In gara 2, Manzoni faceva la scelta di montare le gomme slick, dal momento che il percorso si era asciugato in larga parte, ma … “Arrivato a metà, sul tratto coperto dalle piante, ho notato che il fondo della strada era ancora umido – ha spiegato Manzoni – per cui mi sono ritrovato costretto a non eccedere; ciò mi ha frenato, dando via a Turatello, che ha recuperato i 6 secondi di ritardo in gara 1 e nel computo totale è finito davanti a me per meno di 2 secondi”. Manzoni alzava così il tempo fino a 3’16”86, per un totale di 6’15”96, superiore di 1”71 rispetto a quello di Francesco Turatello, anche lui su Osella Pa 21/S Evo, che al “driver” della Speed Motor ha soffiato non soltanto il primo posto nella CN, ma anche il quinto posto assoluto in una graduatoria assoluta che vede sul podio una Volkswagen Golf, un’Audi 4 e una Subaru Impreza, il che la dice tutta sul ruolo esercitato dalle condizioni meteo. “Comunque sia – ha replicato Manzoni – rimango sesto assoluto; ci poteva stare il quinto, ma sono molto contento per un piazzamento che non arriva di certo tutti i giorni”.