I giovani della Speed Motor duellano per il podio a Pedavena
PEDAVENA – Il problema tecnico che ha bloccato l’Osella Fa30 di Adolfo Bottura ha impedito alla Speed Motor di Gubbio quantomeno di lottare fino all’ultimo per la conquista della coppa riservata alle scuderie nella 33esima edizione della cronoscalata Pedavena-Croce d’Aune, ultimo appuntamento del campionato italiano di velocità in montagna (Civm) 2015, che ha visto oltre 200 piloti sfidarsi sui 7 chilometri e 785 metri del tracciato veneto. Sarebbe stata quasi sicuramente una battaglia all’ultimo centesimo di secondo con il forte trio trentino della Vimotorsport composto da Christian Merli, Diego Degasperi e Matteo Moratelli, che ha alla fine fatto suo il trofeo. In compenso, però, il team del patron Tiziano Brunetti si è distinto per la bravura dimostrata ancora una volta dai suoi giovani alfieri, il bresciano Paride Macario su Osella Fa30 e l’umbro Michele Fattorini su Osella Pa2000, classificatisi rispettivamente terzo e quarto assoluto e autori di un avvincente duello in “casa” che nella somma di tempi li ha visti divisi da appena 43 centesimi di secondo dietro i due grandi rivali, il pluricampione europeo e italiano Simone Faggioli e il sempre più agguerrito Christian Merli, che ancora una volta si sono dimostrati irraggiungibili. Macario, più regolare nelle due salite della domenica dopo essere finito di traverso al sabato nel penultimo tornante al termine della seconda sessione di prove, ha chiuso al terzo posto in gara 1 con il tempo di 3’32”74 e ha tenuto il piazzamento con il 3’34”62 di gara 2, mentre Fattorini ha dovuto fare i conti in gara 1 con lo spegnimento della vettura a tre tornanti dall’arrivo, finendo quarto in 3’34”82 per poi recuperare bene nella salita del pomeriggio con un eccellente 3’32”97, ma non sufficiente per salire sul podio. Macario ha infatti totalizzato 7’07”36 e Fattorini lo ha seguito con 7’07”79; per entrambi, il secondo posto assoluto di raggruppamento: Macario nella E2M e Fattorini nella E2B. “Ho guadagnato per la seconda domenica di fila il terzo gradino del podio, dietro Faggioli e Merli – ha dichiarato Macario – per cui non posso che essere soddisfatto, tanto più che non risalivo su questa vettura dalla gara dello Spino (26 luglio n.d.a.) e che ho montato gomme usate, ma avrei potuto soltanto avvicinarmi ai primi due senza intaccare la loro leadership. Alla luce di quanto mi era accaduto in prova, ho tenuto la concentrazione sempre alta per fornire una prestazione lineare senza rischiare oltre il dovuto. In effetti, credo di aver disputato una gara 1 senza dubbio positiva. Ora dovrei chiudere la stagione con la crono di Alghero in ottobre per poi programmare al meglio il 2016 con questa vettura che il Team Faggioli mi ha dato l’opportunità di guidare”. Fattorini spiega cosa è avvenuto verso la fine di gara 1: “Nel voler accelerare troppo presto, ho perso i giusti giri e l’Osella mi si è spenta un attimo, ma è andata bene che sono riuscito a evitare di intraversarmi. In gara 2, nonostante avessi le gomme meno performanti, ho migliorato di quasi 2 secondi e abbassato il record del percorso nella classe 2000, anche se per un gruzzolo di centesimi non sono riuscito a sopravanzare Paride nella somma dei tempi. Il forfait di Gubbio per i noti motivi – papà Fabrizio sta comunque meglio ed è questo che più conta – mi ha tolto di scena per la conquista del tricolore “Under 25”, anche se la stagione 2015 va in archivio più che positivamente con tre primi posti assoluti (uno in campionato a Verzegnis), tanti piazzamenti d’onore e la certezza di avere un macchina competitiva”. Parlavamo all’inizio di Adolfo Bottura e del suo forfait in gara 2: il pilota di Trento, protagonista di un finale di stagione in crescendo, aveva fatto fermare il cronometro a 3’44”51, stabilendo il settimo tempo assoluto a ridosso della Lola di Franco Cinelli, sesta con meno di mezzo secondo di vantaggio, poi però … “Non so ancora da che cosa sia dipeso – ha detto Bottura – e lo vedremo in settimana: penso comunque (e spero) che la causa sia stata la frizione. Ho sentito un rumore strano e per evitare di creare danni peggiori mi sono fermato a scopo precauzionale. Posso tranquillamente affermare di aver preso la decisione più opportuna. Mi sto avviando alla fine di un’annata non coronata dal successo tricolore di gruppo E2M, come avvenuto nel 2014, ma migliore dal punto di vista delle mie prestazioni: ho preso sempre più confidenza con l’Osella Fa30 e dalla Trento-Bondone in poi i progressi sono stati sensibili”. Nel bilancio della gara di Pedavena, c’è per la Speed Motor anche il terzo posto, nella classe 2000 del gruppo E2B, ottenuto dalla Tatuus Formula Master di Giancarlo Graziosi, preceduto dalla Lola B99/50 di Diego Degasperi e dalla Formula Renault di Gino Pedrotti. Infine, ottavo posto nella Cn-Sport Produzione per Franco Manzoni su Osella Pa 21/S Evo e sesto per l’eugubino Paolo Biccheri su Renault Clio Cup nella Racing Start Plus, che diventa quinto nella classe Rs4-2000.