Il ruggito di O’Play dove meno te l’aspetti
Raggiante e soddisfatto, come al rientro da uno splendido weekend in buona compagnia, dedicato al wellness e sgombro da pensieri ostili. Antonino Migliuolo ha finalmente vinto la Rechbergrennen, una corsa stregata fino a domenica scorsa, quando ha infilato due manche di gara quasi impeccabili (2’06’’062 e 2’06’’808) e si è preso il primo gradino del podio di Gruppo 3 davanti all’eterno rivale Igor Stefanovski, rilanciandosi subito in ottica di Campionato Europeo della Montagna per le vetture coperte dopo l’avvio sfortunato due settimane fa in Francia.
Stavolta la Mitsubishi Lancer 3.0 Evo non ha fatto capricci elettrici, in più ci si è messo l’estro leonino di O’Play, per nulla preoccupato dopo le prove del sabato (2’20’’080, 2’10’’493, 2’12’’246) dedicate solo ad affilare gli artigli al volante. “Ho dato tutto me stesso – sottolinea il driver del Phoenix Racing Team – in un tracciato con poche curve, certo non favorevole alla Lancer che però si è comportata benissimo. Per la prima manche di gara, considerate le basse temperature, sentivo che le gomme tenevano e mi sono giocato tutti i jolly possibili. Nella seconda, con temperature al rialzo, cedevano un po’ ma ho preferito risparmiare le calzature nuove per la Spagna, visto che domenica prossima c’è la Subida al Fito e voglio giocare al meglio le mie carte, poi si andrà in Portogallo a fine mese. Ringrazio il team e coloro che mi danno una mano per far rendere al meglio la macchina, ci metto il massimo impegno per ripagare tanta fiducia”.