La Catania Corse sbanca la 20ª Giarre Montesalice Milo dominando la classifica per scuderie
Catania – Ad onorare la ventesima edizione dell’unica cronoscalata rimasta nella provincia etnea si sono presentati ben 35 piloti con lo scudetto della Catania Corse, un risultato di per sé eccezionale, coronato dalla vittoria nella classifica riservata ai team. Non smette di sorprendere l’esperto Giovanni Cassibba che, al volante della sua Osella PA 20, vettura di almeno due generazioni tecniche più vecchia delle concorrenti, ha conquistato il secondo posto assoluto migliorando di due secondi lo strabiliante tempo ottenuto nella scorsa edizione: a lui è andata anche la vittoria nel Gruppo E2SC. Il più veloce tra le CN è stato invece Franco Caruso, reduce da una eccellente performance alla Trento Bondone, ha scoperto man mano l’Osella PA 21 Evo piazzandosi alla fine a ridosso del podio: Posizione che sarebbe toccata di diritto al giovane Agostino Bonforte, autore di una eccellente prima frazione di gara e vittima di una sfortunata sbavatura nella seconda che lo ha fatto scivolare al sesto posto assoluto, appena davanti a Matteo D’Urso, autore di due prove convincenti concluse con un minimo scarto. In netta crescita è apparso Angelo Bonforte, classificatosi ai piedi della Top Ten. Nel Gruppo E2SH, la lotta in famiglia tra Salvatore Naselli e Salvatore Lo Re non si è consumata per un problema tecnico alla vettura di Naselli che ha tagliato il traguardo a motore spento nella prima salita, Lo Re ha centrato quindi un ottimo secondo posto. Nello stesso gruppo aveva dato forfait in prova il maltese Joe Anastasi, vittima della rottura di un giunto ed impossibilitato a prendere il via nonostante l’aiuto degli amici della Faro Motors: un vero peccato. E proprio Angelo Faro ha portato al debutto stagionale, voluto a tutti i costi, la mostruosa Fiat Uno turbo, incattivita dalla livrea provvisoria del carbonio nudo, per lui era importante esserci e fare chilometri, ma nel frattempo non ha disdegnato la vittoria nella classe E1 1.6 turbo staccando il compagno di scuderia Giovanni Grasso al volante di una vettura certo meno esasperata. Nel Gruppo Racing Start Plus vittoria nella classe 1.6 per Salvatore Monzone, nonostante qualche guaio di gioventù per la sua Citroen Saxo da lui stesso preparata che gli rendeva la guida estremamente impegnativa nei tratti veloci. Nonostante la classifica gli abbia assegnato un secondo posto di classe a strabiliare è stato Adriano Scammacca, che al volante di una New Clio in configurazione strettamente Cup, che paga oltre 100 kg di differenza sulla bilancia con le più vecchie RS Cup, ha siglato un tempo nella prima salita 17 secondi più basso del più vicino inseguitore con una vettura come la sua: chapeau! Mattatore del Gruppo Prod S è stato il sortinese Massimo Di Pietro, al volante della Renault 5 preparata nel garage di casa che si è preso la soddisfazione di metter dietro anche tutte le vetture del Gruppo Prod. Evo. Netta vittoria di classe per Orazio Arcidiacono nella RS 1.6, mentre un buon secondo posto lo ha agguantato Leonardo Sciuto tra le Prod E 1.4; Pippo Marino si è classificato quarto con due manches dal tempo quasi identico tra le bicilindriche, che erano ben 36 al via (!), due posizioni davanti a Domenico Capuano, al debutto sulla vettura messagli a disposizione da Cosimo Lazzaro; nello stesso gruppo decimo Alfio Basile. Prosegue lo sviluppo della sua nuova Peugeot 205 in versione Prod Evo per Salvo Cocimano, nella stessa classe era stato fermato in prova da noie tecniche Andrea Patanè; affiatamento in crescendo anche per Dario Messana, che in gara uno si è girato nell’ultima curva, ma per lui l’importante era accrescere l’esperienza. Nella stessa classe E2SC 1.0 lo sfortunato Mimmo Polizzi si è fermato in prova per noie meccaniche: tornava a correre in salita dopo quattro anni e dopo undici di assenza da Giarre. Buon secondo posto per Antonio Lo Coco in RS 1.4, mentre nell’affollata RS 1.6 Alfredo La Spina si è classificato sesto. Terza piazza tra le Gr.2 700 per Orazio Reitano. Ritirato per noie tecniche lo sfortunato Rosario Alessi, velocissimo in prova, mentre Ivan Tudisco non è riuscito a prendere il via per una toccatina in prova. Ritirati ance Salvatore Caruso, Salvatore Barbagallo, Mario Raciti, Gaetano Amore e Antonino Materia: Stessa sorte per Franco Corallo, unico rappresentante tra le auto storiche a cui ha ceduto il cambio in prova.
Grande soddisfazione dunque alla fine, ma anche tanta fatica per due giornate infinite, con le prove conclusesi alle 19.00 e la gara poco prima, e con lo spumante della premiazione spruzzato alle 21.45 di domenica!