La Citroen Saxo tradisce Mancin
Rivà (Ro) – La lunga serie positiva di traguardi tagliati, iniziata oltre quattro anni fa, si è purtroppo interrotta nella recente salita di Ilirska Bistrica con la Citroen Saxo gruppo A del due volte tricolore classe A 1600, Michele Mancin, che ha alzato bandiera bianca lasciando quindi al palo il rivarese che non ha potuto difendere la leadership nell’Austrian Hill Climb Championship 2015.
Il cedimento di una biella nel cuore pulsante della vettura targata Mach 3 Sport ha di fatto spento ogni ambizione del pilota di Rivà giunto in Slovenia con tanta voglia di ben figurare.
Una delusione resa ancor più amara dai riscontri cronometrici dell’unica sessione di prova che il polesano è riuscito a completare dove si è dimostrato molto competitivo e certamente in grado di puntare al successo.
“Eravamo davvero molto fiduciosi di poter concludere con un piazzamento di prestigio Domenica” – racconta Mancin – “ma purtroppo le gare sono fatte così e sappiamo che sono cose che possono succedere. Nella prima sessione, delle tre previste dal regolamento, siamo saliti con un buon passo per cercare di valutare i punti più critici del tracciato mantenendo comunque un margine di sicurezza che ci evitasse rischi inutili. Nella seconda prova, dopo circa due chilometri dallo start, abbiamo accusato un calo di potenza che si è tradotto nello stop forzato dopo pochi metri. Con i ragazzi di Mach 3 Sport abbiamo constatato la gravità del problema e l’impossibilità di intervenire sul campo pertanto ci siamo dovuti ritirare. È davvero un peccato ma se ci guardiamo alle spalle non possiamo che essere soddisfatti del lavoro svolto in tutti questi anni perchè, sinceramente, non mi ricordo nemmeno quando è stato l’ultimo ritiro per noie tecniche”.
Con Mancin fuori dai giochi Ritzberger si è trovato servito sul piatto una ghiotta occasione per recuperare lo svantaggio nella classifica provvisoria di campionato e tentare quindi il controsorpasso.
La vittoria finale è andata a Prek grazie al 2’42”70 siglato in gara 1 mentre Ritzberger ha chiuso alle sue spalle con il 2’49”51 con cui ha fermato il cronometro nella seconda tornata.
Agli altri solo le briciole con il terzo classificato ad oltre dieci secondi di ritardo.
Nonostante il ko anticipato Mancin continua a guardare tutti dall’alto nella seconda divisione mantenendo il controllo delle operazioni con 67 punti e con Ritzberger che si è avvicinato a sole sei lunghezze.
“Nonostante tutto possiamo ancora sorridere” – sottolinea Mancin – “perchè, seppur Ritzberger abbia ridotto il nostro vantaggio, possiamo ancora controllare la testa della classifica provvisoria nella seconda divisione. Sei punti non sono certo rassicuranti come margine pertanto dobbiamo rimettere a nuovo la Saxo il prima possibile perchè tra venti giorni si va in Croazia per la salita di Buzet e non possiamo più permetterci passi falsi”.