La Pedavena mette a dura prova Xmotors
Montebelluna (Tv) – Weekend bagnato, weekend fortunato? Certamente non è stato il caso dei portacolori della scuderia Xmotors, i quali rientrano dalla Cronoscalata Pedavena – Croce D’Aune, valida come nono round del Campionato Italiano Velocità Montagna e decimo del Trofeo Italiano Velocità Montagna, con un bottino decisamente magro.
I riflettori erano tutti puntati su Luciano Gallina, che si presentava da leader della classifica di classe 1400 del gruppo E2 SH, sia nel CIVM che nel TIVM.
Il gentlemen driver di Montebelluna, alla guida della Y10 Proto motorizzata Suzuki Hayabusa, dopo aver accusato un problema elettrico durante le prove, decideva di alzare bandiera bianca, prima di gara 1, complice l’imperversare della pioggia e la mancanza di coperture adatte.
Stessa sorte che colpiva il giovane di Castelcucco, Andrea Scopel, della partita con la sua Peugeot 106 Proto, anch’essa motorizzata Suzuki Hayabusa, curata dallo stesso Gallina.
“Gara da dimenticare” – racconta Scopel – “con le prove del Sabato affrontate sotto una pioggia battente. Speravamo in un miglioramento del tempo per Domenica ma, purtroppo, non è stato così. Non avendo gomme adatte, così come Luciano, abbiamo deciso di non tentare la sorte.”
Era consapevole di partire con una grossa spada di Damocle sulla testa ma, nonostante questo, Denis Mezzacasa voleva essere presente all’appuntamento casalingo, con la sua Renault Clio Williams in classe E1 2000.
Il pilota di Valle Agordina colleziona, in gara 2, l’ennesimo stop per noie tecniche.
“Sapevamo di avere le toppe” – racconta Mezzacasa – “ma speravamo di potercela fare. Ringrazio di cuore i ragazzi di Marcon Engineering ed Officina Collodel 4×4. Senza di loro non saremmo mai partiti. Viste le condizioni meteo ed i tanti ritiri per uscita di strada possiamo ritenerci soddisfatti, essendoci fermati per la cedimento di un semiasse. Il passo era buono. Quando abbiamo iniziato a spingere il gioco si è rotto. Pazienza ma eravamo a rischio.”
Pedavena – Croce D’Aune istruttiva per i fratelli Gaio che, per la prima volta dopo tanti anni, hanno dovuto mettere da parte la lotta in casa, cercando di prendere confidenza con le grintose Peugeot 106 gruppo A, su un fondo bagnato al quale non erano abituati.
“Prima volta che correvo con la pioggia” – racconta Alessandro Gaio – “e sono comunque contento. È stata una gara in crescendo. Ho chiuso sesto con distacchi minimi dalla concorrenza. Grazie a Federico Turco, di New Rally Team, per il gran mezzo che mi ha dato.”
“La gara più difficile che abbia mai disputato da pilota” – aggiunge Simone Gaio – “in condizioni meteo difficili e con poca esperienza sul bagnato. Imperativo era non fare danni. Sono soddisfatto della mia prestazione. Ho cercato comunque di dare spettacolo sui tornanti.”