L’assoluto di Alessandro Picchi in Racing Start il risultato più importante per la Speed Motor a Gubbio tra le auto moderne
GUBBIO – Dal giovane Alessandro Picchi la più bella fra le diverse soddisfazioni avute dalla Speed Motor per ciò che riguarda le vetture moderne turismo alla 58esima edizione del trofeo “Luigi Fagioli”, ottava tappa del Campionato Italiano di Velocità in Montagna 2023, valevole anche per il trofeo tricolore di specialità. Il 21enne eugubino si aggiudica per la prima volta l’assoluto in Racing Start, con primo posto ovviamente anche nella classe 1.65 turbo, nella gara di casa dopo la piazza d’onore del 2022 e le vittorie di Orvieto (finale Tivm dello scorso anno) e di Sarnano a fine aprile.
Al volante della Peugeot 308 Gti, Picchi ha coperto i 4150 metri della Gola del Bottaccione con i tempi di 2’14”76 e 2’14”39 (i migliori di entrambe le manche di gara), per un aggregato di 4’29”15 e con oltre 5” di vantaggio sulla Mini Cooper S della brava Selina Prantl. “Sono contentissimo – ha sottolineato Alex Picchi – nonostante le noie tecniche al cambio, che però non hanno inciso sul risultato. È andata benissimo”. Una dedica a qualcuno? “Senza dubbio particolare quella a mio padre Andrea, che mi assiste sempre. E poi alla mia famiglia, alla D.P. Racing, alla Speed Motor e ai miei sponsor”. Rimarchevoli anche il terzo posto in Racing Start Cup e il primo nella classe oltre 1600 per Gianluca De Masi, sempre più a suo agio con la Renault Clio. Il tuderte di La Spezia ha fatto registrare un eccellente 2’09”45 in gara 1, ulteriormente limato a 2’09”06 in gara 2, chiudendo così in 4’18”51 dietro i dominatori Giovanni Angelini e Anna Maria Fumo. “Un’impresa non semplice – queste le parole di De Masi – perché avevo avversari forti: ebbene, sono riuscito a stabilire il record di classe e a questo sinceramente non avevo pensato. Un bilancio più che positivo, quindi”. Bravo anche Lodovico Manni, dominatore della classe 2.0 della Racing Start con la Renault Clio Rs grazie alla rimonta in gara: il portacolori di Todi era infatti secondo per soli 30 centesimi nei confronti di Emidio Luzi (stessa vettura), al quale ha però lasciato 1”45 di margine in gara 2. Parlando con i numeri, Manni ha un 2’22”63 in gara 1 e un 2’20”76 in gara 2, quindi un complessivo 4’43”39. “Siamo partiti in maniera graduale – ha dichiarato Manni – dal momento che la Clio ha un motore nuovo e che nemmeno nelle due gare ho forzato più di tanto, però ho cercato di farla scorrere il più possibile. Siamo pertanto sulla buona strada”. In Racing Start Plus, terzo posto finale tenuto per i capelli da Paolo Biccheri su Alfa Romeo 147 dopo che il “driver” di Gubbio era secondo al termine della salita mattutina in 2’10”63.
I problemi al cambio e alla frizione che si erano già manifestati in gara 1 sono ricomparsi nel pomeriggio, tanto che la sua prestazione è stata la quinta di classe, ma soprattutto Biccheri ha alzato il tempo di quasi 6” (2’16”44), per cui il 4’27”07 complessivo – alle spalle della Renault Clio di Gianluca Grossi e della Honda Civic Type R di Matteo Bommartini – gli mantiene il podio per appena 22 centesimi nei confronti di Davide Ignaccolo su Renault Clio Rs. Non solo: gli è stato consegnato il riconoscimento per essere stato il migliore fra i conduttori eugubini di questa edizione. “Mi fa piacere questo – ha evidenziato un Biccheri alquanto contenuto – ma, tanto per rendere l’idea, ho tenuto la prima marcia dalla partenza fino a metà del rettilineo, perché non riuscivo a cambiare. In condizioni normali, avrei potuto scendere con i tempi fino a 2’07”. Ed è gradino più basso del podio, sempre in Racing Start Plus, anche per la forte “dama” della Speed Motor, la perugina Deborah Broccolini su Mini Cooper S, preceduta dalle omologhe vetture di Giacomo Liuzzi e Angelo Monti. I responsi della Broccolini: 2’19”00 e 2’17”08, che diventano 4’36”08 per somma di tempi. A proposito di “dame”, la Broccolini si è piazzata terza assoluta anche nella classifica femminile. “E relativamente a gara 2 sono seconda, poi il computo finale mi relega terza. Del risultato di classe sono davvero soddisfatta”. È invece soltanto sesto in Tcr il salernitano Gianni Loffredo su Hyundai I30: il 2’02”15 e il 2’01”89 (totale 4’04”04) non servono per tenere il passo dei primi, a cominciare dal vincitore Francesco Savoia su Peugeot 308. Passando alla E1 Italia, quarto posto nella classe oltre 3000 per la Bmw M3 E46 di Alberto Pellis, preceduto da illustri avversari, a cominciare dal bulgaro Nikolay Zlatkov, che ha messo la sua Audi 4 davanti a tutti. Per Pellis, 2’19”99 in gara 1 e 2’17”32, con aggregato che diventa 4’37”31. In conclusione, un altro terzo posto di classe è arrivato nel gruppo A-S, in lizza per il trofeo della montagna, con Mauro Palazzi. La sua Peugeot 106 S16 ha fermato il cronometro a 2’17”42 in gara 1 e a 2’15”28 in gara 2, con complessivo 4’32”70.