Michele Mancin ci prende gusto alla Levico-Vetriolo
Rivà (RO) – La Ferrari 488 Challenge di Gaetani Racing sembra una vettura fatta su misura per Michele Mancin ed il risultato della Cronoscalata Levico – Vetriolo – Panarotta appena conclusa ne è una chiara e limpida testimonianza.
Il pilota di Rivà, alla seconda uscita in assoluto sulla sorella maggiore della Ferrari 458 Evo utilizzata lo scorso anno, nonostante le condizioni meteo particolarmente complicate che hanno caratterizzato il Sabato di prove, si inseriva già nelle posizioni di vertice nella generale del gruppo GT, piazzando un terzo ed un secondo tempo nella combinata di libere.
“La giornata di libere è stata resa complicata dalla pioggia” – racconta Mancin – “e non ho voluto forzare con il fondo bagnato, essendo alla seconda gara in assoluto con la 488 Challenge nonché la prima sul viscido. Mi è dispiaciuto un sacco per la disavventura di Baruchelli, me lo sono trovato proprio in mezzo alla strada. Nella seconda salita sono partito con gomme rain, cercando di amministrare. Forse si poteva andare con le slick ma, viste le previsioni di asciutto per la Domenica, eravamo fiduciosi di poter crescere di molto.”
La giornata decisiva, quella odierna, traduceva in realtà le sensazioni del portacolori della scuderia di San Giorgio delle Pertiche che sfiorava il miglior tempo nella generale di gruppo, mancato per 1”90 contro un avversario decisamente più esperto come Hafner.
Gara 2 rinnovava i valori delle forze in campo con Mancin che si piazzava nuovamente alle spalle di Hafner, ritardo di 5”10 dalla prestazione del leader, andando a chiudere in bellezza un fine settimana da protagonista nella tappa valida per il Campionato Italiano Velocità Montagna.
Alla piazza d’onore in gruppo GT si aggiunge il successo solitario in GT Super Cup di prima divisione con un bilancio che, data la poca esperienza del polesano sulla nuova rossa di Maranello, non può che far guardare al domani con estremo ottimismo.
“Non avrei mai immaginato di poter stare così vicino ad Hafner in gara 1” – aggiunge Mancin – “perchè, al contrario di me, è un pilota dotato di una lunga esperienza con queste vetture. Mi aspettavo di segnare un venticinque o un ventisei e sarei stato già soddisfatto. Chiudere con un ventitré è stato incredibile. In gara 2 mi sono piaciuto molto, specialmente per come ho guidato sul tratto finale, portando la vettura quasi al suo limite con un inaspettato 4’21”12. Nel giro di due presenze sulla 488 sono già ad un buon livello di padronanza e ne sono molto soddisfatto. C’è tanto da lavorare ma con il supporto di Gaetani Racing arriveranno altre soddisfazioni.”