A Caltanissetta Andrea Currenti si è laureato Campione Italiano, bissando il successo dello scorso anno
Catania – La 66ª Coppa Nissena ha sostanzialmente chiuso i campionati Acisport 2021 e la Scuderia catanese ha onorato l’impegno con ben 25 piloti presenti: a fine gara, oltre ai numerosi titoli regionali e di TIVM di cui avremo modo di parlare all’ufficializzazione delle classifiche, è arrivata la matematica consacrazione per Andrea Currenti tra le Bicilindriche Gruppo 5 che bissa così la vittoria dello scorso anno; titolo che si aggiunge a quelli già conquistati da Saverio Basile nel Gruppo 2 ed alle coppe di classe di Alfio Crispi e Samuele Cassibba. Il fine settimana non era iniziato nel migliore dei modi, a causa di un terrificante incidente nelle prove occorso a Davide Ignaccolo, uscito da quel che restava della sua Renault Clio assolutamente illeso: la vittoria più importante del weekend di gara! Tornando alle classifiche, il più veloce dei piloti della Scuderia è stato ancora una volta Samuele Cassibba.
Autore di una stagione di cui si parlerà a lungo: per lui ottavo posto assoluto, oltre alla scontata affermazione nella classe, il papà Giovanni è salito sul terzo gradino del podio di Classe 3.0. Applausi a scena aperta per Ivan Tudisco, che ha vinto il Gruppo E1 Italia davanti ad accreditatissimi avversari, pur dovendo rallentare in gara due a causa di bandiere gialle, alle sue spalle di soli sette centesimi sulle due manche si è piazzato Rosario Alessi, vincitore della classe 1.6 del Gruppo E1 Italia: grande! Vittorie di classe anche per Salvatore Caruso (E2Sc 1.4), Alfio Crispi (E1 1.4) e Pietro Ragusa (E1 1.6T), mentre Lucio Naselli ha aggiunto anche la vittoria di Gruppo E2SH peccato che il suo impegno nel campionato sia stato discontinuo, perché ha dominato tutte le gare a cui ha partecipato.
Terzo gradino del podio per Salvatore Monzone (RS Plus 1.6) e Giovanni Grasso (E1 1.6T) mentre Filippo Cardillo e Salvatore D’Avola sono saliti sul gradino più alto della A 1.6 e della RS Plus 1.4. Messo al sicuro il campionato in gara uno, Andrea Currenti ha realizzato un capolavoro di tecnica ed incoscienza in gara due vincendo e segnando il nuovo record di categoria: chapeau! In Gruppo 2 si è confermato al vertice Saverio Basile. Seconda posizione per Orazio Arcidiacono e Mario Raciti in RS Plus 1.4 e Prod S 1.4, nel Gruppo Racing Start vittorie di Antonio Leonardi in classe 1.6 e di Bruno Paravizzini in classe 2.0, terzo gradino del podio per Alfredo La Spina nella classe 1.6. In RS Plus 2.0 Giuseppe Cardillo si è difeso come ha potuto con una vettura in configurazione cup ed ha centrato il quarto posto; vittoria di Michele Di Bartolo in RS 1.5 e piazzamento per Leonardo Sciuto in Prod E 1.4.
Tra le autostoriche, l’unico rappresentante di Scuderia, Salvo Mortellaro ha centrato una vittoria di misura, sofferta anche per problemi di assetto e di motore. Ora non resta che festeggiare in attesa della finale TIVM di Orvieto!
A margine di questo resoconto corre l’obbligo di sottolineare come una decisione quanto meno discutibile dell’organizzazione abbia generato forti tensioni, specialmente sabato, polemiche feroci e generale malcontento: applicando rigidamente il protocollo Covid, quindi senza nulla togliere alla liceità del provvedimento, è stato impedito l’accesso nell’ultima fase dell’incolonnamento ai meccanici, che proprio per poter seguire i propri piloti fino allo start, magari occorre ricordarlo, hanno dovuto pagare una licenza ad Acisport. Tutto questo tra l’altro in presenza di una sede stradale almeno doppia rispetto alla gara della settimana precedente. La cosa che ha generato le polemiche maggiori è stato che il provvedimento non è stato applicato ai piloti delle vetture “Sport” ed alle monoposto, per cui è stato vissuto come l’ennesimo esempio di disparità di trattamento riservato ai piloti delle categorie “minori”, molti dei quali hanno manifestato la volontà di impacchettare le licenze e restituirle alla federazione. Non è servito nemmeno l’intervento di dirigenti Acisport, disponibilissimi, che avevano auspicato l’applicazione del buon senso, dote evidentemente sconosciuta in quel di Caltanissetta.