Paride Macario terzo assoluto alla 33ª Pedavena – Croce D’Aune
PEDAVENA – A distanza di sette giorni dal Trofeo Vallecamonica, Paride Macario conquista di nuovo il gradino più basso del podio nell’ultimo appuntamento del campionato italiano di velocità in montagna (Civm) 2015, la Pedavena-Croce d’Aune, che domenica 20 settembre ha visto andare in scena la 33esima edizione. Proprio qui, il 26enne pilota di Pian Camuno, portacolori della scuderia Speed Motor di Gubbio, aveva ottenuto lo scorso anno il primo successo assoluto in salita nella stagione dell’esordio e stavolta si è presentato con l’Osella Fa30, anche se c’era da fare i conti con i due “big” della specialità, il pluricampione europeo e italiano Simone Faggioli su Norma M20 Fc e il sempre più agguerrito rivale Christian Merli su Osella Fa30 Evo Rpe, che puntualmente hanno fatto il vuoto anche sui 7 chilometri e 785 metri del tracciato veneto. Macario è stato protagonista di un interessante duello in “casa” con il forte compagno di scuderia umbro Michele Fattorini su Osella Pa2000, sopravanzato nella somma dei tempi per appena 43 centesimi di secondo. Macario ha visto premiata la regolarità di guida nelle due salite della domenica, dopo essere finito di traverso al sabato nel penultimo tornante al termine della seconda sessione di prove; chiusa al terzo posto gara 1 con il tempo di 3’32”74, ha tenuto il piazzamento con il 3’34”62 di gara 2, mentre Fattorini ha dovuto fare i conti in gara 1 con lo spegnimento della vettura a tre tornanti dall’arrivo, finendo quarto in 3’34”82 per poi recuperare bene nella salita del pomeriggio con un eccellente 3’32”97, ma non sufficiente per salire sul podio. Macario ha infatti totalizzato 7’07”36 e Fattorini lo ha seguito con 7’07”79; per il bresciano, c’è anche il secondo piazzamento nel gruppo E2M. “Ho guadagnato ancora un terzo posto e per giunta alle spalle di Faggioli e Merli – ha dichiarato Macario – per cui non posso che essere soddisfatto, tanto più che non risalivo su questa vettura dalla gara dello Spino (26 luglio n.d.a.) e che ho montato gomme usate, ma avrei potuto soltanto avvicinarmi ai primi due senza intaccare la loro leadership. Alla luce di quanto mi era accaduto in prova, ho tenuto la concentrazione sempre alta per fornire una prestazione lineare senza rischiare oltre il dovuto. In effetti, credo di aver disputato una gara 1 senza dubbio positiva in un percorso che affrontavo per la prima volta con l’Osella. Ora dovrei chiudere la stagione con la crono di Alghero in ottobre per poi programmare al meglio il 2016 con questa vettura che il Team Faggioli mi ha dato l’opportunità di guidare”.