Paride Macario tra i big anche alla Trento Bondone con un quinto posto assoluto
TRENTO – Il 26enne portacolori della scuderia Speed Motor di Gubbio ha colto infatti un brillante quinto piazzamento assoluto alla 63esima edizione della cronoscalata per eccellenza, la Trento-Bondone, prova di campionato italiano ed europeo disputatasi sui 17 chilometri e 300 metri di un tracciato che richiede sempre il massimo della concentrazione. Lo stesso piazzamento lo aveva fatto registrare peraltro anche nel corso dell’unica sessione di prove ufficiali disputate (perché la seconda del sabato è stata sospesa a causa del maltempo prima che partissero le ultime vetture) e con la differenza che alla sfida della domenica c’era anche Domenico Scola, quindi il 26enne bresciano per mantenere la stessa posizione ha sopravanzato uno dei beniamini del posto, Matteo Moratelli. Davvero eccellente, considerando che si trattava soltanto della seconda gara (e che gara!) con questa vettura, il tempo impiegato da Macario sotto il sole che era tornato ad asciugare l’asfalto: 10’00”60. Per una inezia, insomma, non è riuscito a scendere sotto il tetto dei 10 minuti nella circostanza in cui il pluricampione Simone Faggioli su Norma M20 Fc ha ritoccato il record a 9’10”68, distanziando di quasi 39” il cosentino Domenico Scola su Osella Pa2000, secondo classificato. Al terzo posto Christian Merli, trentino di Fiavè, su Osella Fa30 Evo e al quarto il veronese Federico Liber su Gloria C8P Evo. Per Paride Macario, che ha preceduto nell’ordine i trentini Diego Degasperi su Lola B99/50 e Matteo Moratelli su Osella Pa2000, anche il terzo posto nel gruppo E2M e il secondo nella classe 3000 dietro Merli. “Ci sarebbe voluta la salita in più del sabato per scendere sotto i 10 minuti – ha commentato ancora a caldo il “driver” di Pian Camuno – ma rimane pur sempre il fatto che rispetto alla prima prova sono riuscito a togliere 22 secondi. Debbo quindi dare atto al Team Faggioli che ha svolto un lavoro egregio e a Simone, che mi ha dato una mano”. Il Bondone, ovvero il test più indicato per collaudare l’intesa con l’Osella subito dopo l’esordio ad Ascoli Piceno? “Diciamo che io e la macchina stiamo cominciando a “capirci” sempre più. Grazie a qualche modifica apportata, la vettura era a posto, per cui l’aver affrontato per la seconda volta il Bondone con un’Osella alla seconda gara ed essermi classificato quinto assoluto mi rende molto soddisfatto”. Macario è stato nella circostanza anche il miglior conduttore della Speed Motor, che però – a differenza di Ascoli Piceno, dove aveva primeggiato grazie anche al suo contributo – non è riuscita stavolta ad aggiudicarsi il trofeo per scuderie, sopravanzata dalla Vimotorsport del trio trentino Merli-Degasperi-Moratelli. C’è comunque una certezza in più per la velocità in montagna: quella di aver ritrovato nelle vesti di protagonista la grande rivelazione della stagione agonistica 2014.