Parola ai protagonisti della 65ª Trento Bondone
Simone Faggioli: Molto difficile, ci attende un lavoro impegnativo in vista della gara, per trovare il miglior bilanciamento della vettura e cercare di trovare un set up efficace in relazione al fondo che in basso è più scivoloso, soprattutto nei tratti di asfalto nuovo, mentre in alto tiene di più. Abbiamo optato per coperture soft che rendono di più in basso e poi nonostante il caldo potrebbe mandarle un pò in crisi lasciano guidare bene la macchina anche in alto.
Christian Merli: Il caldo ha fatto salire eccessivamente le temperature soprattutto nella parte finale, dobbiamo intervenire in questo senso e poi anche sul set up per poter usare bene l’ottimo potenziale delle nostre gomme.
Paride Macario: E’ la mia seconda volta al Bondone, la macchina è molto bella. Oggi le ho preso le misure, in gara vedremo di non sfigurare.
Karim Sartori: Tutto bene sulla macchina a part le gomme usate.
Giancarlo Graziosi: Ho di nuovo problemi al cambio l volante. Non ho potuto usare la prima marcia e su questo tracciato è un problema.
Enrico Zandonà: E’ la mia prima volta al Bondone, tutto ok a parte il caldo che ha mandato un pò le gomm in crisi sul finale.
Federico Liber: Nella prima salita ho avuto poca trazione nei tornanti e la macchina scivola sul posteriore, per cui set up da rivedere. E’ la mia seconda gara con questa Gloria CP8.
Daniela Ronconi: Prima volta per me sulla Gloria CP 8 tutta da capire.
Stefano Nadalini: per me si tratta dell’esordio in salita, finora ho corso solo qualche slalom. Ho scelto il Bondone perché è la gara di casa, ma anche la più difficile.
Achille Lombardi: In basso c’è poco grip, mentre in alto l’aderenza dell’asfalto aumenta. Per cui è difficile trovare il giusto compromesso per cercare di guadagnare il massimo sacrificando il minimo.
Giuseppe D’Angelo: Sono molto soddisfatto, dopo tre anni di fermo ho ottenuto una buona prestazione in prova al Bondone ed ho indovinato le regolazioni.
Matteo Moratelli: La mia Osella è troppo ballerina sul posteriore, lavoreremo sull’assetto.
Francesco Carini: Lo stato influenzale è il primo avversario, poi la gara è bella e la macchina risponde bene.
Stefano Crespi: In basso scivola molto, la vettura mi è partita dietro alla postazione 6 e poi ho avuto un calo sensibile ai freni.
Marco Capucci: Sul finale sono rimasto senza freni. Ma si sa il Bondone è il Bondone.
Rosario Parrino: Nella parte finale le temperature si sono alzate molto e la macchina è andata in protezione, fino a spegnersi prima del parco chiuso.
Roberto Ragazzi: Non farò la seconda salita, la prima è stata sufficiente a capire le risposte della vettura in vista della gara. Sono soddisfatto.
Fulvio Giuliani: Ho raggiunto un concorrente davanti e non mi ha lasciato strada. A parte questo, problema, per il quale spero che la direzione gara mi dia un tempo opportuno di distacco al via, la vettura è ok ed è sufficiente una sola salita di prova.
Marco Gramenzi: In vista del traguardo le temperature sono salite sensibilmente per cui non voglio affaticare la vettura che ha risposto molto bene. La sfida sarà in gara.
Giuseppe Aragona: E’ la mia quinta volta al Bondone, le regolazioni della macchina sono buone, ho usato dei dati già in mio possesso.
Tiziano Turrin: Le ruote posteriori sono rimaste lente ed una si è addirittura sfilata nella prima salita. Fortunatamente non ho fatto danni.
Maurizio Pioner: nella prima salita mi sono girato tre volte. dobbiamo ancora lavorare sul set up della macchina, poi per la gara monteremo gomme nuove.
Antonino Migliuolo “O Play”: Ho montato gomme nuove, anche se sul finale le temperature si alzano ed avverto un calo di rendimento, però sono contento. Il Bondone per me è sempre un pò stregato.
Giovanni Regis: Ho fatto solo la prima salita per confermare le celte di set up. Per me è una tradizione fare così a Trento.
Ivan Pezzolla: C’è del lavoro da fare sulla vettura. In prova abbiamo raccolto dei dati che speriamo di concretizzare in gara.
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