Partita la cronoscalata più lunga del CIVM
Con le due salite di ricognizione è partita la cronoscalata più lunga del Campionato Italiano Velocità Montagna. La 70^ Trento – Bondone emetterà dalle 10 di domani, domenica 4 luglio, i verdetti del 5° round di CIVM, sui 17,3 Km che dalle rive dell’Adige portano fino alla vetta a Vason. In località Rocce Rosse la premiazione a fine gara.
Sono stati 239 i piloti che hanno preso il via delle prove della gara organizzata dalla Scuderia Trentina e che hanno affilato le armi in vista della salita unica che domani decreterà il vincitore assoluto e di ogni categoria. Molto omogeneo ed apprezzato il fondo, un pò scivolosi i tratti con il manto più nuovo. I dati più importanti sono stati tratti dai più nella prima salita, poiché la seconda è stata bagnata dalla pioggia.
Impostato sulla pre tattica il duello annunciato tra Simone Faggioli e Christian Merli. Il fiorentino di Best Lap sulla Norma ha ottimizzato il set up della Norma M20 FC Zytek per favorire il lavoro della gomme Pirelli sul lungo tratto, come ha fatto anche il pilota di casa alfiere Vimotorsport sulla Osella FA 30 EVO Zytek, concentrato sulla scelta della mescola più efficace delle coperture Avon. Noia tecnica per Diego Degasperi su Osella FA 30, che dovrà ora puntare tutto sulla salita di gara. Faggioli nella prima salita ha realizzato il tempo di 9’17”93, mentre 9’27”29 è stato il crono di Merli nella prima prova.
Concreto e determinato Achille Lombardi sulla Osella PA 2000 Honda, la biposto di classe E2SC 2000 con cui il lucano affronta per la prima volta il Bondone, ma con cui ha mostrato il consueto feeling. Anche per il siciliano Franco Caruso delle ottime prove sulla Norma M20 FC Zytek, agile e fluida sul tracciato. Il veneto Federico Liber ha immediatamente chiarito le intenzioni da primato tra le motorizzazioni di derivazione motociclistica al volante della Formula Gloria C8P Suzuki, forte dell’esperienza che il veneto dell’Alby Racing vanta sul percorso, tanto da puntare alle parti alte della classifica finale. Ha fatto già gli “onori di casa” in prova con un ottimo riscontro anche Thomas Pedrini sulla Suzuki Prosport. Mirko Venturato sulla Formula Gloria di classe 1000 è stato anche lui molto incisivo, sebbene il giovane Giancarlo Maroni ha studiato il percorso in prova e vuole difendere la leadership tricolore in gara sull’Osella PA 21 Jrb Hayabusa. Il pugliese Francesco Leogrande conosce bene la gara ed anche sulla Osella PA 21 EVO ha mostrato di saperla ben interpretare per puntare al pieno di punti di gruppo CN. Altro pilota di casa bene in evidenza è stato Thomas Pichler su Osella PA 30 Zytek, come in classe 2000 delle monoposto l’inossidabile Gino Pedrotti saprà lottare per il vertice sulla Tatuus F. Renault, sebbene tra i più accreditati vi è anche il bellunese Denis Mezzacasa su monoposto simile.
Ha svettato soprattutto nella prima salita con riscontri da potenziale top ten Giuseppe Ghezzi, il neo Presidente della Scuderia Trentina che sulla Porsche GT3 R è stato ottimo interprete del percorso ed ha prenotato il ruolo da primo attore tra le super car del gruppo Gt, dove il calabrese Rosario Iaquinta su Lamborghini Huracan in versione Super cup è stato efficace e soddisfatto di aver completato entrambe le manche, mentre il leader Luca Gaetani su Ferrari 488, ha dovuto fermarsi a pochi centimetri dalla linea d’arrivo, per una noi ala cambio. Ottimo l’esperto altoatesino Armin Hafner sulla Porsche 911 in versione GT Cup, ma anche il padovano Stefano Artuso sulla Ferrari 458 EVO è stato buon protagonista in prova. La voce grossa dei piloti locali si è sentita soprattutto in gruppo A dove Alessandro Zanolli ha usato il potenziale rallistico della Skoda Fabia R5 per realizzare un ottimo crono, e sarà testa a testa con l’esperto Giorgio De Tisi su Ford Fiesta, ma anche e certamente con Tiziano Nones su Citroen DS3, mentre il leader Rudi Bicciato su Mitsubishi Lancer, pensa ai punti tricolori nel tracciato che l’altoatesino ha sempre ammirato.
Tra le estreme silhouette del gruppo E2SH si è immediatamente sentito il rientro del bolognese di CST Sport Manuel Dondi che dopo la vittoria in Vallecamonica ha ripristinato il motore Alfa Romeo che spinge la Fiat X1/9 ed è pronto per un nuovo assalto alla categoria, dove Marco Gramenzi su Alfa 4C Judd, dovrà faticare oltre il previsto dopo le noie elettriche che lo hanno fermato nella prima salita, anche se poi il teramano ha potuto prendere i giusti riferimenti nella seocnda. Sebbene sia la gara di casa per Gabriella Pedroni, la leader del gruppo N sulla Mitsubishi Lancer, ha apprezzato la risposta della vettura, ma altrettanto sottolineato l’impegno necessario per ottenere la prestazione sul lungo tracciato, dove con la Suzuki Swift Hybrid Roberto Pellè ha fatto valere finora le doti rallistiche e il triestino Carmelo Fusaro ha prenotato il primato in classe 2000 sulla Honda Civic.
Noie per entrambi i concorrenti della Racing Start Plus Cup con il ligure Roberto Malvasio su Seat Leon con problemi alla frizione e Graziano Leardini su auto gemella con problemi tecnici da risolvere. Il giovane figlio d’arte Lukas Bicciato è stato il più agile in prova al volante della Renault Clio RS turbo, tra le auto turbo del gruppo Racing Start Plus, dove il leader pugliese Vito Tagliente è ancora alle prese con un set up capriccioso per la sua Peugeot 308 ed il vicentino di Trapani Isidoro Alastra si è immediatamente messo in evidenza al volante della Renault Clio RS che guida per la prima volta. In Racing Start nella prima salita, su fondo asciutto, è stato il pugliese Giuseppe Cardetti che sulla MINI turbodiesel di RS ha fatto registrare il miglior crono, mentre il reatino leader tricolore Antonio Scappa ha faticato più del dovuto sulla Peugeot 308, per continui spegnimenti dovuti al surriscaldamento del motore. Può migliorare nonostante l’ottimo secondo riscontro, il siciliano Francesco Pisciotta che ha accusato delle noie alla turbina della MINI Cooper S. Propulsore in protezione per via della temperatura e gomme troppo surriscaldate anche per il pugliese Angelo Loconte su Peugeot 308. Marco Cappello ha trovato un buon feeling con la Honda Civic Mk4 di classe 1.6 e con il tracciato di casa, su cui può puntare al primato tra le motorizzazioni aspirate.