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Simone Faggioli è il “poleman” nelle prove della 69ª Trento Bondone

Dopo le due salite di ricognizione, domani, domenica 7 luglio, alle 10 scatta la gara organizzata dalla Scuderia Trentina. Sarà duello Merli - Faggioli, ma minacciano Degasperi, Zardo e Fattorini che affilano le armi. Ettore Bassi affascinato dal tracciato dove è tornato dopo varie stagioni su Osella PA 21.
AciSport 6 Luglio 2019

Trento – Doppia salita di ricognizione per i quasi 300 concorrenti che hanno preso le misure ai 17,3 Km della Trento – Bondone. Scatterà alle 10 di domani, domenica 7 luglio la 69ª edizione della gara organizzata dalla Scuderia Trentina che segna il giro di boa del Campionato Italiano Velocità Montagna, di cui è 7° Round. I protagonisti del CIVM e della serie cadetta Trofeo Italiano Velocità Montagna hanno occasione di misurarsi con i colleghi di tutto il continente, grazie alla validità di campionato Europeo della competizione, che sin dalla giornata di prove ha fatto registrare una presenza di pubblico da record già posizionato sulle accoglienti falde del Monte Bondone.

Christian Merli

Il fascino della gara più lunga esplode in ogni senso. Si delinea il duello serrato tra Christian Merli e Simone Faggioli. Il driver di Fiavè, vincitore nel 2018, sul tracciato di casa ha testato attentamente le regolazioni della Osella FA 30 EVO Zytek Ufficiale di gruppo E2SS, il pilota Vimotorsport ha acquisito dei dati importanti per la scelta di gomme Avon da fare in gara ed ha ottenuto il miglior riscontro nella prima salita in 9’27”49, tempo simile nella 2^ quando ha accusato qualche problema ai freni. Minaccioso Simone Faggioli, nove volte vittorioso a Trento, che ha preso l’ideale pole position ed il miglior riscontro di giornata con il 9’19”68 della 2ª salita, complice il ritrovato crescente feeling con le efficaci regolazioni della Norma M20 FC Zytek ufficiale e di gruppo E2SC, sulla quale il fiorentino di Best Lap è coadiuvato dalle gomme Pirelli. Adesso sarà sfida al cardiopalma in gara.
-“Siamo a buon punto col set up della nostra monoposto – ha spiegato Merli – dobbiamo fare la migliore scelta di pneumatici in vista della gara, stiamo lavorando a dei particolari d’assetto”-.
-“Sono soddisfatto dalle risposte della biposto – dichiara Faggioli – segno che il lavoro del team va nella direzione desiderata. Adesso ci prepariamo per la gara, ma sarà una sfida difficile”-.

Diego Degasperi

Diego Degasperi è pronto ad affrontare il “suo” Bondone al volante della Osella FA 30 Zytek, ha raccolto dati utili nonostante si riservi di montare delle gomme nuove per la gara. Un problema elettrico ha fermato la prima manche di Denny Zardo su Norma M20 FC Zytek, ma il trevigiano ha raccolto importanti riferimenti nella seconda salita ed ora sta regolando la biposto per attaccare il podio in gara. E’ al lavoro su particolari d’assetto il Team Trentino sulla Osella FA 30 Zytek del giovane umbro Michele Fattorini, soddisfatto dalle ricognizioni e pronto ad attaccare in gara. Si è messo in evidenza l’austriaco Christoph Lampert sulla Osella FA 30 Zytek, il quale non ha nascosto il suo apprezzamento per l’affascinante tracciato. Puntano dritti alle parti alte della classifica i principali protagonisti della sfida delle Sportscar Motori Moto, dove il veneto Federico Liber su Gloria C8P – Suzuki, ha studiato attentamente le migliore strategia anche per mirare ai punti del gruppo E2SS dove è leader, mentre il potentino Achille Lombardi ha trovato delle soddisfacenti risposte dagli sviluppi della Osella PA 21 Jrb con motore BMW da 1000 cc., anche se Filippo Golin ha mostrato particolare feeling con l’Osella PA 21 Jrb. Ricognizioni d’apprendistato per Ettore Bassi al volante della Osella PA 21 Jrb Suzuki da 1.6 cc, come l’ammirato attore e preciso driver è abituato a fare, ha raccolto delle indicazioni in prova per rendere la biposto efficace in gara. Un pò penalizzate in ricognizioni le Wolf Thunder con motore Aprilia di Stefano Crespi e Francesco Michea Carini, monoposto che preferiscono tracciato più scorrevoli in luogo dei numerosi tornanti che caratterizzano il Bondone. Ha fatto la voce grossa in prova il bolognese Marco Capucci su Osella PA 21 EVO in gruppo CN, molto a suo agio sul lungo tracciato, più del francese Sebastien Petit su Norma M20 FC.
Ritorno in gara per Manuel Dondi e già in ricognizione il bolognese della CST Sport al volante della Fiat X1/9 con motore Alfa Romeo in versione silhouette è stato il miglior interprete del tracciato del gruppo E2SH, dove l’ascolano Alessandro Gabrielli su Alfa 4C Picchio è stato rallentato nella prima salita da una toccata per la quale si sta lavorando. Il teramano Marco Gramenzi ha accusato prima una manovrabilità non perfetta dell’Alfa 4C MG 001 Furore Zytek e poi è stato fermato da un guasto. In attacco il ceko Dan MIchl su Lotus Elise e l’esperto Michele Ghirardo su Lotus Exige. In gruppo E1 Giuseppe D’Angelo si è mostrato subito a suo agio sul lungo tracciato con la Renault Clio curata dalla Samo Competition, il campano della Campobasso Corse non ha fatto mistero che dopo il miglior riscontro in prova ora vuole il successo in gara. Anche se il piemontese Giovanni Regis ha già sfoderato esperienza e una Peugeot 106 a punto per l’assalto alla classe 1.6 ma anche al podio di gruppo. Fiducioso nei progressi della MINI John Cooper Works in versione E1 il reatino Antonio Scappa che ha raccolto dati preziosi per la regolazione della vettura curata da LM Tech e DP Racing. Per il gruppo A si presenta una gara difficile per Rudi Bicciato, l’altoatesino della Scuderia Mendola è al lavoro sulla Mitsubishi Lancer dopo che nella prima salita ha accusato una erogazione del motore no perfetta. Punta dritto al successo nella gara di casa il rallista Tiziano Nones molto aggressivo sulla Ford Fiesta WRC, mentre alla classe 2000 mira l’esperto Ivano Cenedese su Renault New Clio. In gruppo N Gabriella Pedroni si è portata in evidenza sul tracciato di casa sempre ben coadiuvata dalla Mitsubishi Lancer, ma in gara dovrà fare i conti con il trentino d’adozione Antonino Migliuolo, sempre aggressivo e concreto con la Mitsubishi Lancer, ma vittima del cedimento di uno pneumatico nella prima salita. Le MINI John Cooper Works hanno monopolizzato le ricognizioni del gruppo Racing Start Plus, in particolare è tornato il feeling tra JCW di AC Racing ed il fasanese Giacomo Liuzzi che ora lascia ben sperare per la gara, anche se il trapanese di Vicenza Isidoro Alastra è apparso molto minaccioso sula vettura che sta conoscendo sempre meglio come il tarantino Vito Tagliente che ha attentamente studiato il tracciato sulla MINI curata da DP racing, come ha fatto il milanese Roberto Mogentale che ha usato la sua esperienza rallistica al volante della vettura curata da Elite Motorsport. Ricognizioni faticose per Giovanni Angelini in Racing Start, il fasanese della Egnathia Corse è dovuto ricorrere all’assistenza DP Racing per risolvere un problema al propulsore della MINI, mentre con molta tenacia ed esperienza il bergamasco Mario Tacchini è stato ottimo interprete del tracciato, ma sempre tra le sovralimentate RSTB esordio assoluto sul Bondone per il messinese Agostino Scaffidi e per i pugliesi Marco Magdalone e Angelo Loconte, tutti sulle MINI. Tra le motorizzazioni aspirate RS, ottima anteprima per Alessandro Leidi sulla Honda Civic.