Sui chilometri del Rally del Brunello: oltre cento chilometri di spettacolarità
MONTALCINO (SI) – Cresce il fermento, a pochissime ore dalla partenza del Rally del Brunello.
L’appuntamento organizzato da Scuderia Etruria SCRL in collaborazione con Deltamania Montalcino, è pronta a coinvolgere il grande pubblico del motorsport in un fine settimana fatto di grandi numeri e spettacolarità. Venerdì 29 e sabato 30 novembre saranno gli oltre centoquattro chilometri “disegnati” tra le province di Siena e Grosseto a farla da padroni: un fondo sterrato di qualità, raccontato da chi l’ha vissuto nelle precedenti edizioni della gara, valida come ultima manche del Campionato Italiano Rally Terra Storico ed aperta anche alle vetture moderne.
A descrivere i chilometri de “La Sesta”, “Castiglion del Bosco” e “Cosona” è Luca Hoelbling, quinto assoluto nella precedente edizione su Skoda Fabia RS.
“La “Sesta” non è una delle mie preferite, ma è una bella prova: un fondo compatto, abbastanza scorrevole, con tratti mediamente veloci dove spesso vengono inserite delle chicane. Ci sono diverse curve con muretti e quindi richiede molta attenzione per non commettere errori. È una classica, davvero interessante. Poi c’è “Castiglion del Bosco”, una prova corta ma molto tecnica, con un mix di caratteristiche. Anche se è breve, è una delle più belle: molto varia, con curve sinuose e impegnative ed alcuni tratti davvero affascinanti, con curve su dossi e con poche staccate. È una prova che richiede precisione e decisione. La “Cosona” è davvero completa, nota per la sua complessità ed oggi continua a mettere alla prova anche i piloti più esperti. La parte finale è velocissima e bisogna trovare il ritmo giusto, mantenendo la concentrazione fino all’ultimo metro. È bellissima, anche se tra le tre è quella che ricordo meno.
In generale, le prove del Rally del Brunello si distinguono per il fondo compatto e per la loro tecnicità. Sono percorsi che richiedono esperienza, precisione e grande sensibilità. Insomma, un rally davvero speciale”!
Grande attesa per la “new entry”, la prova speciale Seggiano. Il commento sui suoi otto chilometri ed ottocento metri è stato affidato a Valter Pierangioli, pilota di lungo corso che vanta un’esperienza sul campo a livello internazionale.
“La prova parte nel veloce per poi buttarsi nel ripido stretto cieco, con fondo molto mosso. Dopo pochi chilometri si entra nella parte più bella, quella del veloce coperto, il fondo è molto duro e rappresenta la vera particolarità di questa prova. Il tratto diventa scorrevole in leggera salita, totalmente immersa nella vegetazione”.