Trento Bondone tribolata, ma sempre affascinante
Una Trento Bondone, questa 70ª edizione, tribolata, anzi tribolatissima. Una gara in cui non ci si è fatto mancare nulla, dall’incidente, per fortuna rivelatosi meno grave del prevusto, ma comunque serio (gli auguri di pronta guarigione a chi ne è rimasto coinvolto) alla pioggia, alla nebbia, infine al fuoco sull’auto di un concorrente quando sembrava che si fosse arrivati alla fine. Comunque è stata sempre la stessa gara, una gara molto partecipata, una gara molto sentita nonostante il numero ridotto di partecipazione del pubblico che avuto accesso solo in alcune zone del percorso, che come sempre ha attratto l’interesse degli appassionati.
Ha vinto Faggioli sotto la pioggia, ma ha vinto la passione che hanno i tifosi delle gare in salita. Qui vogliamo sottolineare ancora una volta e la perfetta ed efficiente organizzazione, un’organizzazione che ha lasciato poco o nulla alla improvvisazione, una organizzazione che si basa sulla collaborazione delle forze dell’ordine, Carabinieri, Polizia, Finanza, della efficiente Polizia Locale e degli Ufficiali di Percorso che quando sono stati chiamati all’opera hanno dimostrato appieno di essere nelle condizioni di poter dare quella sicurezza e quella tranquillità ai piloti e agli spettatori.
Un appunto a margine: il direttore di gara avrebbe potuto anticipare di un’ora la partenza, viste le previste avverse condizioni meteo? Comunque la 70 esima edizione vai in archivio e certamente servirà per ulteriori spunti nella fase organizzativa della prossima edizione. Si, perché già, come nell’attesa di tutte le cose belle che sono appena terminate, la proiezione è per quello che dovrà avvenire il prossimo anno, per il quale ci siamo dati già appuntamento con quei compagni di viaggio che occasionalmente abbiamo conosciuto e con cui abbiamo condiviso questa due giorni tra prove e gara. Alla 71 esima Trento Bondone.