Un trionfo la partecipazione della scuderia Speed Motor alla 44ª edizione della Cronoscalata della Castellana
Un trionfo assoluto sotto tutti gli aspetti, quello della scuderia Speed Motor alla 44esima edizione della Cronoscalata della Castellana di Orvieto – Memorial Attilio Broccolini, prova del trofeo italiano di velocità in montagna “posticipata” quest’anno alla seconda domenica di settembre. La vittoria della coppa per scuderie è quindi la logica conseguenza di un dominio assoluto sui 6190 metri della salita umbra. E allora, podio della gara con tutti piloti del team di Gubbio, che ne annovera altri tre fra i primi 10 della classifica generale. A questo, aggiungere a livello di gruppi altri 4 assoluti, più due secondi e un terzo posto. Per ciò che riguarda le singole classi, 7 affermazioni e 4 piazze d’onore. Il trevigiano Denny Zardo, che sta perfezionando sempre più l’intesa con la sua Lola, è tornato il conduttore che tutti conoscono: alla sua prima “Castellana”, mette tutti dietro stabilendo il nuovo record sul tracciato in 2’48”50 nel corso di gara 1 e legittima il trionfo con il 2’49”40 in gara 2 per un totale di 5’37”90, davanti al beniamino di casa Michele Fattorini, il cui secondo posto – primo nella E2-SC – assume moralmente un grande significato se si pensa che il 26enne di Porano ha potuto beneficiare solo all’ultimo istante della sua Osella Pa 2000 risistemata dopo i problemi meccanici che lo avevano messo out al Trofeo Vallecamonica.
Per Fattorini, due salite in fotocopia pressochè perfetta: 2’51”24 e 2’51”25. Bene anche il “capitano” Adolfo Bottura su Osella Fa 30, che conquista un terzo posto davvero eccellente davanti al diretto rivale Franco Cinelli su Lola B99/50 e costruito in mattinata con il tempo di 2’59”27, mentre nel pomeriggio il suo 3’00”17 è stato inferiore di appena 73 centesimi al risultato del toscano. Leader di gruppo, fra i prototipi CN, anche il ravennate Franco Manzoni, abituato oramai negli ultimi tempi a conseguire risultati di un certo livello: due riscontri cronometrici assai vicini per la sua Osella Pa 21/S (3’13”48 e 3’12”48) e sufficienti per aggiudicarsi il primo posto nei confronti del giovane Giovanni Rampini per appena 5 centesimi nella somma dei tempi, oltre che per insediarsi al settimo posto assoluto al termine di una sfida che ha visto protagonista anche un altro “driver” della Speed Motor, Giuseppe Giacomo Vacca; il forte conduttore sardo (6’30”48 il complessivo) si è guadagnato l’attenzione degli addetti ai lavori con il non posto assoluto, il terzo di raggruppamento e il primo nella classe 1600 con l’Osella Pa 21 Junior. Ultimo nella “top ten”, ma eccezionale nel rendimento, anche l’orvietano Luca Giovannoni su Radical Sr4: 6’32”51 il suo computo e primo posto nella classe 1400 della E2-SC, dove secondo – sulla stessa auto – è Marco Passero, anche lui di Orvieto ed esordiente con i colori del team di Tiziano Brunetti.
L’altro orvietano del lotto, il promettente Under 25 Filippo Ferretti, si è aggiudicato la classe 1600 della E2-SS con la Formula Azzurra, mentre la grande opportunità per la vittoria di classe e per un piazzamento d’onore nel gruppo E2-SC è sfuggita al tuderte Romano Fortunati su Ligier Jxr, che si è girato in gara 1, perdendo minuti e secondi preziosi; reazione d’orgoglio nella seconda salita con un 3’14”40 che è stato il nono tempo di manche, a dimostrazione delle possibilità che Fortunati aveva di inserirsi tranquillamente fra i migliori 10. Assoluto di gruppo anche nella E1 Italia grazie al marchigiano Marco Sbrollini su Lancia Delta Integrale, che è andato spedito in gara 1 per poi amministrare in gara 2, nella quale il più veloce è stato il pilota locale Daniele Pelorosso su Renault Clio Proto: alla fine, Sbrollini chiude in 6’44”87 con oltre 7” e mezzo su Pelorosso. La rassegna si conclude con l’eugubino Paolo Biccheri, autore anche lui di un’ottima performance con la Renault New Clio Cup: secondo nella Racing Start Plus, vinta da Serafino Ghizzoni su una vettura identica, ma il 3’42”95 e il 3’43”71 sono tempi di tutto riguardo per Biccheri. A parlare per tutti è stavolta il presidente della Speed Motor, Tiziano Brunetti: “Abbiamo in pratica monopolizzato la scena a Orvieto – dice il patron – e la coppa per scuderie è la quinta stagionale incamerata dopo quelle delle tappe di campionato italiano a Morano, Trento, Popoli e Gubbio. Mi complimento con i singoli, perché è stata soprattutto la grande domenica della nostra squadra: dire “bravo” a Zardo è persino superfluo e allora permettetemi di spendere due parole per Michele Fattorini, che ha compiuto i miracoli per partecipare alla crono e un secondo posto in quelle condizioni deve essere letto come una grande impresa. È stato davvero grandissimo. Bottura ha poi fatto il suo, ma anche gli altri sono stati magnifici, compreso Fortunati, che in gara 2 ha dimostrato cosa avrebbe potuto fare se non si fosse girato in gara 1. La stagione agonistica, già positiva fin dall’inizio, si sta concludendo nel migliore dei modi”.