27ª Salita del Costo  

Una Gloria per il Parisi di Cogollo

“Ringrazio il Rally Club, è un’emozione speciale fare la gara di casa”
Carlo Ragogna 25 Marzo 2018

Vicenza – Come un panda nel suo ecosistema, Andrea Parisi da Cogollo del Cengio. Anzi, lui abita a Caltrano, 2 km dalla partenza della Salita del Costo. Vietato quindi privarlo del suo “bambù”, la corsa sul vialetto di casa. Anche se l’unico ramo è lungo 9910 metri e sfocia nell’Altopiano di Asiago. Aveva 19 anni e pochi mesi nel 2003 quando l’assaggiò per la prima volta, neopatentato, con una Peugeot 106 Gruppo N. “Vettura propedeutica” dice lui; giusta per lo svezzamento, diciamo noi. Nei due anni successici ancora Peugeot 1300, però Gruppo A, divertimento e piazzamenti. Poi il Costo si fermò e lui, come noi, ha dovuto attendere fino al 2016 per la ripartenza.

Ma siamo all’altro ieri, dodici mesi fa. “Ricevo una chiamata – ricorda Andrea – da Renzo De Tomasi che mi propone di entrare a far parte del Rally Club Isola Vicentina e mi dà una mano per salire su una Formula Gloria 1000 cc del team Lts di Piacenza. Vettura monoposto a ruote scoperte, cambia la prospettiva, si sale a punte di 200 all’ora stando a 5 centimetri da terra. L’effetto suolo è straniante, più tieni giù il piede e più il carico aerodinamico ti attacca all’asfalto. Non facile da portare per uno come me che ha poca esperienza, nessuna scuola di guida sportiva alle spalle, tanta passione, molto istinto e un briciolo di talento personale”.
Risultato: primo di Classe E2SS 1000, ventunesimo assoluto in 5’01’’62. Niente male davvero fatte le debite proporzioni con big e controbig davanti. Tra due settimane Parisi ci riprova.
“Non vedo l’ora, è un’emozione speciale fare la gara di casa. La Salita del Costo ha una valenza particolare non solo come apertura del Tivm Nord, ma perché è collocata giusto una settimana prima del via dell’European Hill Climb Championship. Rappresenta quindi l’occasione di un test importante per tanti piloti di livello assoluto e non è certo un caso che Simone Faggioli e Cristian Merli siano venuti l’anno scorso a provare le rispettive “belve”. Io stavolta con una Gloria 1400 cercherò di migliorare il mio record personale. Certo mi manca l’abitudine a stare in macchina, ma devo riuscire a sfruttare la conoscenza del tracciato, un elemento sicuramente a mio favore”.